Il tema della perdita del lavoro è al centro della Giornata della Carità promossa dalla Chiesa di Trento domenica prossima, 17 dicembre. L’invito rivolto alle comunità, in particolare attraverso l’opera di sensibilizzazione della Caritas diocesana, è quello di porre attenzione al “volto dei disoccupati, per sostenerli – spiega il direttore, Roberto Calzà – non solo nella ricerca di un posto di lavoro ma anche nel ritrovare un po’ di speranza, dal momento che l’assenza di lavoro spesso s’incrocia con difficoltà relazionali o famigliari e talvolta anche psicologiche”. E’ anche l’obiettivo dello “Sportello lavoro” avviato nell’ultimo anno dalla Diocesi trentina (Caritas, Pastorale sociale e giovanile) in sinergia con Acli e Centro Sviluppo Occupazione (Compagnia delle Opere): su 32 persone avvicinate, per 22 si è trovata una nuova occupazione. “La domenica della carità è una giornata di riflessione, preghiera e condivisione: si tratta di passare dalla carità realizzata con atti occasionali alla carità come stile di vita”, spiega ancora Calzà.
In occasione della Giornata della Carità sono state rese note (con la pubblicazione su Vita Trentina) le destinazioni, nel corso del 2017, della quota dell’8 per mille riservata dalla Diocesi a iniziative caritative a sostegno di singole iniziative o di realtà del privato sociale, per un totale di 979.489 euro.
Alla Caritas Diocesana va la quota più consistente (382.699 euro), all’interno della quale sono compresi anche fondi per l’associazione trentina “Nuovi Orizzonti ONLUS” e per il Comitato Provinciale di Trento del CIF (Centro Italiano Femminile). Fondazione Comunità Solidale (262.290 euro), “Casa Francesco d’Assisi” dei Cappuccini 7.200 euro per l’accoglienza di universitari stranieri, Casa della Giovane (ACISJF) 45.000 euro per pasti e aiuti a donne in difficoltà, Consultorio Familiare UCIPEM 20.000 euro per assistenza e consulenza a persone in difficoltà, Associazione AMA Accoglienza Mano Amica di Borgo Valsugana 5.000 euro, Associazione Italia-Georgia, 10.300 euro invio di materiale sanitario per persone ammalate; Casa Accoglienza alla Vita “Padre Angelo”, 15.000 euro per allestimento spazio relazionale per bambini e ospiti; Cappellania delle Carceri di Trento, 20.000 euro, per piccolo aiuto ai detenuti per spese personali; Associazione Famiglie Tossicodipendenti, 15.000 euro per servizi pronta accoglienza e per “Punto donna”; Banco Alimentare del Trentino Alto Adige 13.000 euro per attività di ricevimento e stoccaggio prodotti freschi; Forum delle Associazioni Familiari 15.000 euro per gruppi di lavoro per situazioni di povertà educativo o economica delle famiglie; Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini, 16.000 euro per il contrasto del fenomeno delle “vendette di sangue” (in Albania), Centro Diocesano di Pastorale Giovanile 6.000 euro, settimana di servizio ai disabili e accompagnamento ammalati a Lourdes; Opera Diocesana Pastorale Ammalati e Pellegrinaggi, 12.000 euro, per favorire partecipazione dei giovani nel servizio ai malati e convegni di spiritualità e sensibilizzazione delle comunità sui temi della salute.
Don Duccio Zeni, parroco di Mattarello e delegato diocesano per la sensibilizzazione, sottolinea come i fondi siano “il frutto della fiducia riposta dai contribuenti e dai fedeli italiani che in questo modo riconoscono anche il ruolo sociale svolto dalla Chiesa anche attraverso iniziative concrete e luoghi in cui le persone possano formarsi, trovare ascolto e crescere in umanità”.
“Nella valutazione degli interventi – ricorda il vicario generale don Marco Saiani – sono stati coinvolti oltre alla commissione anche vari organismi ecclesiali come il Collegio dei Consultori, il Consiglio diocesano Affari Economici, Caritas e IDSC, puntando a “privilegiare tutte le iniziative che esprimono direttamente un impegno in senso caritativo”.