“’Finché durerà la terra, seme e mèsse, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte, non cesseranno’ (Gen. 8, 22). Con queste parole la Scrittura indica nell’alternanza dei tempi e delle stagioni un segno di quella stabilità del reale, che è garantita dalla fedeltà di Dio”. Così i Vescovi italiani nel Messaggio per la 13ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato che si celebraà il 1° settembre 2018.
Nel Messaggio si mette in rilievo come oggi ci si senta talvolta “come se tale alleanza fosse intaccata”: dalle devastazioni dei fenomeni atmosferici a causa del cambiamento climatico all’inquinamento diffuso. Per questo “talvolta si fa strada un senso di impotenza e di disperazione, come fossimo di fronte ad un degrado inevitabile della nostra terra”. Ricordando l’incoraggiamento che arriva dall’Enciclica “Laudato si’”, i Vescovi richiamano a “un’attiva opera di prevenzione”, attenti a ritrovare la “prospettiva pastorale” “nella presa in carico solidale delle fragilità ambientali di fronte agli impatti del mutamento, in una prospettiva di cura integrale. Occorre ritrovare il legame tra la cura dei territori e quella del popolo”.
Una sfida, conclude il documento, da affrontare “in orizzonte ecumenico”: “É importante operare assieme, perché possiamo tornare ad abitare la terra nel segno dell’arcobaleno, illuminati dal “Vangelo della creazione””.
Giornata del creato, vescovi: “Coltivare l’alleanza con la terra”
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Il Messaggio della CEI per il 1° settembre 2018