“Cari fratelli e sorelle migranti, voi siete la stella che ci può far ritrovare il gusto della vita. Chiediamo a Dio, come società e come comunità ecclesiale, di non commettere l¿errore di Erode e di Gerusalemme di aver paura di voi.
La ricchezza delle vostre diversità, le domande di vita e di futuro che portate nel cuore, non sono una minaccia al nostro sistema. Sono salutari provocazioni a ripensare il nostro modo di vivere e di operare. Sono un invito pressante a riscoprire che non c’è futuro per chi cammina senza gli altri”. Così l’arcivescovo Lauro all’Epifania dei Popoli, organizzata il 6 gennaio dalla Pastorale Missionaria e delle Migrazioni fra canti e danze tipici dei popoli protagonisti. TESTO INTEGRALE OMELIA VESCOVO
“Fratelli migranti, siete la nostra stella”
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LA BENEDIZIONE DEL VESCOVO ALL'EPIFANIA DEI POPOLI