Due religiosi di origine trentina sono scomparsi la scorsa settimana, a distanza di poche ore: si tratta di frate Franco Baggia e padre Mariano Doff Sotta.
Giovedì 14 marzo è morto a Chiarano d’Arco, presso l’abitazione della Comunità dei Figli dell’Immacolata Concezione, frate Franco Baggia. Era nato il 1° aprile 1939 a Malè. Frate Franco aveva conosciuto i Figli dell’Immacolata Concezione grazie alla virtuosa tradizione di testimoni del carisma di Padre Monti in terra solandra, e ne aveva abbracciato lo stile di vita con la Prima Professione dei voti emessa l’8 settembre 1956 e poi con la Professione perpetua del 1° ottobre 1962. Dopo una vita semplice, spesa nel servizio ai ragazzi e ai giovani, dal 1975 era membro della Comunità di Arco, cittadina dove era conosciutissimo proprio per la lunga attività svolta nel territorio.
I funerali sono stati celebrati nella collegiata di Arco sabato 16 marzo, e sono stati presieduti da padre Mariano Passerini e concelebrati dal parroco di Arco e altri sacerdoti e confratelli provenienti dalle Comunità di Cantù, Saronno, Bolzano e Kutina. Alla sentita e commossa omelia hanno fatto eco le parole di ringraziamento del Superiore provinciale rivolte ai presenti e al piccolo ritratto di fratel Franco, educatore di tanti ragazzi e provetto fotografo.
Al mattino di venerdì 15 marzo è invece scomparso padre Mariano Doff Sotta, al convento “Santa Maria Gloriosa” di Pedavena, in provincia di Belluno. Aveva 75 anni ed era frate francescano conventuale. Padre Mariano era nato a Imer, ed era entrato poi in seminario a Camposampiero in provincia di Padova nel 1958; nel 1966 emise la professione temporanea e nel 1973, nella basilica del Santo, i voti solenni.
Fu ordinato presbitero a Imer nel settembre 1974. Padre Mariano ha vissuto quindi nelle comunità di Camposampiero, Arsio di Brez, Roma San Marco evangelista, Brescia e da ultimo a Pedavena, dove sono stati celebrati i funerali prima della tumulazione nel cimitero di Imer.