“Sognarsi in grande”. Ѐ il desiderio dentro il cuore di ognuno. Soprattutto di chi, adolescente, si affaccia alla vita. Il sogno di essere grandi è anche il filo conduttore della festa diocesana che ha visto protagonisti al PalaTrento, dal primo pomeriggio e fino a tarda sera di sabato 21 ottobre, circa 1500 ragazze e ragazzi provenienti da tutto il Trentino. L’iniziativa è della pastorale giovanile
Sketch teatrali, giochi, animazione, musica e luci che hanno trasformato il parterre in una grande piazza danzante. “Fate bene a fare festa, i cristiani non devono avere volti tristi”, ha detto loro l’arcivescovo Lauro nella s. Messa, legittimandoli a “sognare in grande, perché – ha dettagliato – avete progetti, generosità, siete ricchi dentro”. E ricordando loro il modello di Gesù di Nazareth, “che diceva quello che pensava, era sincero”, Tisi sintetizza ai giovani tre priorità: “essere tenaci nel voler bene; felici in quanto pienamente immersi nella vita; infine, consapevoli che Dio va oltre ogni nostro sbaglio”.
Nel palazzetto, poco prima, era risuonato il vangelo di Matteo e la frase di Gesù: “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”. “A Dio appartiene il Regno, quello mostrato nella sua vita da Gesù”, ha risposto don Lauro, aggiungendo con calore: “Per questo voi siete Regno di Dio, noi siamo Regno di Dio e allora dare a Dio quello che è di Dio è dare campo agli altri e credere – ha concluso – che per vivere dobbiamo appoggiarci alla forza del voler bene. Non si resiste da soli, specchiandosi nella propria faccia. I cristiani non fanno sacrifici per il loro Dio, sono gente normale che ‘vive’ Dio, volendosi bene. Buona festa!”
FOTOSERVIZIO GIANNI ZOTTA