Festa ad Ala in memoria di San Leopoldo Mandic, “spettacolo di misericordia e tenerezza”

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Festa di popolo ad Ala dove, in una soleggiata domenica 2 giugno, si è celebrata alla presenza dell’arcivescovo Lauro Tisi l’apertura di una Porta Santa dedicata a san Leopoldo Mandic (1866-1942) nella chiesa di San Francesco.

San Leopoldo, frate cappuccino di origini croate, è una figura a cui la comunità di Ala è molto legata perché nell’ospedale del paese, nel 1977, ebbe luogo la guarigione miracolosa di una donna (con una gamba gravemente compromessa) grazie all’intercessione di padre Leopoldo. Proprio questo miracolo permise al religioso di essere dichiarato santo nel 1983.

L’iniziativa alense, con l’apertura di una Porta Santa, proseguirà fino al 3 agosto e si inserisce pienamente nell’Anno della Preghiera voluto da papa Francesco in preparazione al Giubileo che inizierà il 24 dicembre, con l’apertura della Porta santa di San Pietro. Per la comunità alense e non solo, l’obiettivo è di richiamare l’importanza della preghiera, ricordando la particolare dedizione di san Leopoldo alla meditazione spirituale. Il frate è anche ricordato per aver dedicato molto tempo a confessare i fedeli accompagnandoli all’incontro con la misericordia del Signore. “Padre Leopoldo è uno spettacolo di misericordia e di tenerezza, è stato davvero la via di Dio per la misericordia”, ha detto l’arcivescovo Lauro. “Passare per questa porta ci ricorda che Dio è misericordia e noi siamo chiamati ad essere, come Dio, uomini e donne dal cuore grande, capaci di esercitare misericordia e tenerezza. L’augurio è che i prossimi due mesi, in questo anno verso il Giubileo, siano per queste comunità un momento intensissimo di preghiera in vista di fare esperienza della misericordia di Dio”.

Dopo l’apertura della Porta Santa, ad Ala è stata celebrata la Messa all’aperto e successivamente si è tenuta la processione del Corpus Domini fino al parco Bastie. Qui la giornata è proseguita con un pranzo comunitario.