Donne e agricoltura per la terra trentina, concluso concorso Acli-Diocesi

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Premiate tre donne su diciassette partecipati. Vescovo Lauro loda intuito femminile "capace di futuro"

Si è conclusa lunedì 11 novembre al Vigilianum con la cerimonia di premiazione la prima edizione del concorso “Donne e agricoltura per la nostra erra trentina“, nato da un’idea del Coordinamento Donne delle Acli Trentine condivisa subito dall’Arcidiocesi di Trento – come ha evidenziato don Cristiano Bettega nel clima della Giornata del Ringraziamento – e portata avanti da un gruppo di lavoro composto anche da Fondazione Edmund Mach, Centro Servizi Volontariato Trentino, Acli Terra e Fap Acli. Obiettivo: promuovere e valorizzare il pensiero e le esperienze della donna, sostenere iniziative e attività per promuovere la partecipazione della donna con ruoli di responsabilità nella società civile e nel mondo del lavoro.

Le tre prime vincitrici – su ben diciassette partecipanti – sono Stefania Gaiotto, produttrice di frutta biologica, mais e allevatrice di galline e polli da carne di Civezzano; Stefania Lusuardi produttrice di ortaggi, piante officinali ed esperta in agricoltura sinergica di Monte Terlago e Nadia Laura Pitto, coltivatrice di cereali e piante officinali, nonché animatrice di un agriturismo con casa sugli alberi in val di Fassa. A premiarle Donatella Lucian, presidente del Coordinamento Donne ACLI e l’Arcivescovo Lauro Tisi.  

Mons. Lauro Tisi ha ricordato la visione e la “capacità di futuro” di cui sono portatrici queste esperienze femminili con la loro capacità di intuito. Ha osservato quanto sia importante investire oggi nell’agricoltura (“Chi fa agricoltura tieni i piedi per terra, non svolazza”) e ha ribadito che anche la Chiesa trentina guarda sempre di più alla valorizzazione sociale del lavoro nei campi”.

Il ruolo crescente dell’imprenditoria femminile in Trentino è stato documentato per Confindustria da Stefania Segatta: il 18 per cento delle imprese è condotto da sole donne, in aumento crescente. Alle vincitrici è stato consegnato un premio di 2.000 euro ciascuna, al quale si è aggiunto un assegno di 500 euro da parte di Pensplan con l’apertura delle rispettive posizioni relative alla previdenza integrativa.