Domenica 11 febbraio si celebra la XXXII Giornata Mondiale del Malato.
Papa Francesco, nel suo messaggio dal titolo “Non è bene che l’uomo sia solo”, invita a farsi prossimi, con compassione e tenerezza.
L’arcivescovo Lauro, per l’occasione, si recherà negli ospedali di Trento: alle ore 9.30 l’ospedale Santa Chiara, dove celebrerà la Messa e visiterà gli ammalati; visita e Messa che saranno replicate nel pomeriggio, alle 15, all’ospedale San Camillo.
Alla sera poi, alle 19, ci sarà una celebrazione eucaristica nella chiesa di Santa Maria Maggiore, con l’invito esteso in particolare a tutti coloro che, in qualsiasi modo e a qualsiasi titolo, sono impegnati nel servizio agli ammalati.
A disposizione il materiale per la Giornata:
“Il tempo dell’anzianità e della malattia – nota il Papa – è spesso vissuto nella solitudine e, talvolta, addirittura nell’abbandono. Questa triste realtà è soprattutto conseguenza della cultura dell’individualismo, che esalta il rendimento a tutti i costi e coltiva il mito dell’efficienza, diventando indifferente e perfino spietata quando le persone non hanno più le forze necessarie per stare al passo”. “Questa logica – aggiunge Francesco – pervade purtroppo anche certe scelte politiche, che non riescono a mettere al centro la dignità della persona umana e dei suoi bisogni”. “Con l’amore vicendevole, curiamo le ferite della solitudine e dell’isolamento” e “cooperiamo – aggiunge – a contrastare la cultura dell’individualismo, dell’indifferenza, dello scarto”. “Gli ammalati, i fragili, i poveri sono nel cuore della Chiesa e devono essere anche al centro – conclude il Papa – delle nostre attenzioni umane e premure pastorali. Non dimentichiamolo!”