Sono quattro le aziende insignite del “PREMIO 2023 – Dalla Vigna alla Cantina la donna è protagonista”, sostenuto e voluto dal Coordinamento Donne Acli Trentinee dall’Arcidiocesi di Trento. Le vincitrici sono Daniela Devigili dell’Azienda agricola Devigili di Giovo, Giulia Pedrini della Cantina Pravis di Lasino, Giuseppina Raffaelli di Maso Salengo di Volano e Nadia Viola dell’Azienda agricola Viola di Mezzocorona.
Il premio rientra nell’ambito del più ampio progetto “Donne e Lavoro”. L’evento è realizzato con la collaborazione della FAP, Acli Terra, dell’ufficio sVOLta, progettazione sociale creato da Non Profit Network – CSV Trentino Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale e Fondazione Caritro.
Per realizzarlo, anche quest’anno è stata attivata la collaborazione con esperti del settore, il Consorzio Tutela Vini del Trentino, l’associazione Donne del Vino del Trentino Alto Adige e la Fondazione Edmund Mach.
Le domande di candidatura al bando sono state 23 dimostrando il forte legame che unisce il Premio alla cultura d’impresa al femminile.
Le quattro premiate, oltre al premio di 2.000 euro ciascuna, hanno ricevuto da parte di PensPlan Centrum spa (presente l’Amministratore delegato Matteo Migazzi) un contributo di 400 euro per aprire o integrare un piano di previdenza complementare a sostegno della loro futura pensione.
Anche quest’anno è stato aggiunto un riconoscimento di partecipazione, proposto dalla Fondazione Edmund Mach, che è stato conferito alla più giovane viticoltrice che ha partecipato a questo premio: Alessia Skomina, 23 anni, titolare dell’omonima azienda di Mori.
L’evento della premiazione, avvenuta al Polo culturale Vigilianum di Trento, è stata anche un’occasione di confronto, condivisione e conoscenza di buone pratiche.
“Questo premio – ha affermato la responsabile del Coordinamento Donne delle Acli trentine Donatella Lucian – vuole essere un riconoscimento per dare concretezza al ruolo della donna nel mondo del lavoro e dell’impresa”.
Secondo il presidente delle Acli trentine Luca Oliver il settore femminile ha dato un notevole contributo alla crescita della consapevolezza relativo al cambiamento del modello di sviluppo.
Eleonora Angelini, coordinatrice della serata, ha ricordato come il processo di emancipazione della donna nel mondo del lavoro e delle professioni sia ancora lungo se consideriamo che nel nostro paese le donne lavoratrici sono solo il 42% e che le donne imprenditrici, nello specifico della realtà trentina, sono solo il 18% della categoria.