Dalla Moldavia la testimonianza di suor Rosetta Benedetti: ”Continueremo ad accogliere i nostri fratelli e sorelle ucraini”

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“I nostri fratelli ucraini hanno dovuto lasciare la loro terra e cercarsi un luogo dove poter vivere lontano dalla guerra e dalla paura di perdere la vita. Ne abbiamo accolto e ne accoglieremo anche noi finché ci sarà bisogno, con la speranza che possano tornare nelle loro case al più presto”. Da Chisinau, capitale della Moldavia, al confine con l’Ucraina giunge al Centro Missionario diocesano di Trento la testimonianza di suor Rosetta Benedetti delle Suore Missionarie della Provvidenza, originaria di Segonzano, da decenni attiva nell’assistenza sociale in Moldavia e ora impegnata nell’emergenza insieme alle consorelle Iuliana Fartade e Mihaela Mihalut. 

“Abbiamo visto – raccontano ancora – tanta sofferenza, dolore e cuori spezzati, certi avevano il volto sfigurato dalla stanchezza, come quella giovane mamma con in braccio la sua piccola creatura di soli tre mesi accompagnata dalla mamma, non aveva nemmeno la forza di salire le scale dalla debolezza”.

“Arrivano soprattutto donne con figli” 

I primi rifugiati, testimonia suor Rosetta, sono arrivati il 27 febbraio e nei giorni e nelle notti successive gruppi o singole persone accompagnate da volontari o dalla polizia si sono presentati chiedendo rifugio nelle strutture delle suore, dove hanno trovato “cuori aperti e persone accoglienti che oltre ad offrire loro un alloggio sicuro e confortevole hanno cercato di rispondere ai loro bisogni”. Sono molte le donne sole o con i figli che scappano dai bombardamenti. Attualmente sono circa un centinaio i rifugiati accolti: dai neonati, agli anziani, tutti nella stessa situazione. “Non potendo comunicare con loro a parole abbiamo cercato di usare un’altra lingua, quella della ‘carità’. A volte i gesti sono capiti meglio perché arrivano direttamente al cuore: un abbraccio, un sorriso, un gesto di gentilezza”.

Il Centro missionario di Trento ha inviato a Chisinau un primo aiuto in denaro. Nei prossimi giorni partirà alla volta di Chisinau un furgone carico di merce – soprattutto medicinali – inviata dalla San Vincenzo.