“Grazie, perché siete stati testimoni di una fedeltà non scontata, con decenni di lavoro alle spalle, superando anche momenti di sofferenza”. Ha salutato così, il vescovo Lauro (citando anche papa Francesco e la sua esortazione sulla santità) i 13 collaboratori, preti e laici, che hanno terminato il loro servizio in Curia, anche a motivo della recente riforma. Sono stati ringraziati, con il dono di un’icona e un personalissimo identikit tracciato dallo stesso don Lauro per ciascuno di loro, nella mattinata di mercoledì 27 giugno nel giardino del palazzo vescovile.
Si tratta di don Lamberto Agostini, don Giuseppe Caldera, don Alberto Carotta, don Gianfranco Corradi, don Armando Costa, don Giovanni Cristoforetti, don Livio Sparapani, don Giuseppe Zadra, sr. Giustina Cappello, sr. Maria Grazia Mittempergher, Cecilia Niccolini, Rosetta Pomàro, Sergio Vitti. Un pensiero affettuoso è andato anche alle colleghe di Vita Trentina Editrice, Michela Grazzi e Antonella Carlin che da inizio giugno non sono più dipendenti della cooperativa, già salutate qualche giorno fa nel corso di un incontro aziendale.
A tutti i dipendenti presenti, l’arcivescovo Lauro ha fatto dono della sua Lettera alla comunità “Il dodicesimo cammello”. Per monsignor Tisi le parole di gratitudine e l’augurio di buon lavoro da parte del vicario generale don Marco Saiani.