“Fare Eucarestia non ci porta a fuggire dalla realtà. Realizza l’atto rivoluzionario di mettere a disposizione, senza che sia richiesto, ciò che siamo e abbiamo. L’uomo e la donna eucaristici si lasciano provocare dalle persone e dai loro bisogni, non giocano allo scaricabarile ma entrano direttamente in gioco. Non conoscono la logica del “non mi riguarda”. Al contrario, dicono con forza: “Io ci sono, ci sto”.” Così l’arcivescovo Lauro in cattedrale giovedì 20 giugno nell’omelia della Messa per la solennità del Corpus Domini conclusa con la processione con l’ostensorio, per le vie del centro storico, fino alla chiesa del Santissimo con la benedizione finale. Quest’anno erano invitati alla celebrazione, in particolare, i componenti dei cori parrocchiali della città che hanno animato la liturgia.
Foto Dorigoni