Rispondendo ad un bisogno dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, la Diocesi di Trento ha messo a disposizione alcuni alloggi per l’accoglienza di personale sanitario coinvolto nell’emergenza legata al COVID 19 e che si trova nell’impossibilità momentanea di rientrare nella propria abitazione (per rischio di contagio o accertamenti in corso).
Gli alloggi individuati sono cinque:
- a Rovereto la canonica di S. Croce (in collaborazione con l’Associazione “solidale 365 onlus” – foto) e la canonica S. Maria (ex locali Murialdo);
- ad Arco l’alloggio presso Villa Teresita (ospitava una famiglia siriana trasferita in altra situazione autonoma);
- la canonica di Rallo in Val di Non;
- la canonica di Zambana;
Si tratta, complessivamente di una ventina di posti letto.
In accordo con l’Azienda Sanitaria, sono stati inoltre forniti 70 Kit per l’igiene personale + alcuni pigiami/vestaglie e biancheria intima a degenti in difficoltà o soli, ricoverati a Rovereto.
La Diocesi ricorda inoltre che – grazie all’attività di Caritas e Fondazione Comunità Solidale – restano aperte h24 le strutture di accoglienza per persone senza dimora:
– Casa di Accoglienza “Bonomelli” – Trento, per 55 ospiti
– Casa di Accoglienza invernale “S. Maria” – Trento, per 24 ospiti
– Casa “Orlando” e Casa “Giuseppe” – Trento, per 26 ospiti
– Casa di Accoglienza “Il Portico” – Rovereto, per 38 posti
Sono stati individuati, inoltre, due spazi di pronta accoglienza per quarantena in caso di positività al virus: nella sede del B&B in via Cervara per gli ospiti della Casa Il Sentiero e per Casa Santa Maria; in Casa San Carlo a San Nicolò per gli ospiti della Bonomelli.
Tutte le strutture sono gestite dagli operatori con nuove turnazioni interne, attivando solo un contratto con un fornitore per la consegna dei pasti, non essendoci più i volontari.
Rimane attivo anche il servizio di Unità di Strada a Trento (opera nella tarda serata sul territorio cittadino, per intercettare eventuali persone che dormono all’addiaccio).
Sono aperti i Centri di Ascolto Caritas di Trento e di Rovereto, su appuntamento.
L’attività maggiore, oltre alla disponibilità di un contatto telefonico per ascolto e conforto, in questo momento è legata all’ingente richiesta di pacchi viveri, in accordo con i Servizi Sociali dei comuni.