Povertà e malattia, mondi in dialogo: operatori Caritas e di Pastorale della salute per la prima volta in un unico convegno annuale promosso dalla Chiesa trentina. In trecento sabato 23 marzo al Collegio Arcivescovile, nel capoluogo. Titolo della mattinata: “Il povero e il malato profezia per tutti”.
All’intervento introduttivo dell’arcivescovo Lauro Tisi (Chi dimentica il malato e il povero, chi dimentica il migrante, dimentica Dio) è seguita la relazione della dott.ssa Marisa Bentivogli, che a Bologna opera sia in Caritas sia in Pastorale della salute. “Quello a cui dobbiamo puntare, nella vicinanza al malato, è un servizio di presenza, non una presenza di servizio” . E ancora: “Avviciniamoci al malato senza obiettivi”
A due video-testimonianze è stato affidato il racconto di due iniziative “simbolo” dell’attività della Chiesa sul territorio: l’appartamento di via Endrici a Trento messo gratuitamente a disposizione dalla Diocesi per le famiglie di pazienti in cura nel Centro di Protonterapia e il progetto “Una canonica da vivere” che in val di Non vede destinare alcune canoniche all’accoglienza di persone seguite dal Servizio Salute mentale e dai Servizi sociali.
L’idea – spiega don Cristiano Bettega, delegato dell’Area Testimonianza e Impegno Sociale che organizza il convegno – è stata quella di mettere insieme due “mondi”, povertà e malattia, che senz’altro hanno già molto da raccontarsi e che probabilmente condividono esperienze e iniziative con più frequenza di quello che si possa pensare”. Molti dei volontari che operano all’interno delle parrocchie sono infatti già attivi sia sul fronte della carità sia su quello dell’assistenza agli ammalati. Di qui l’importanza di progettare e operare in assoluta sinergia, offrendo l’immagine di un’unica Chiesa che si lascia provocare da tante sfaccettature del disagio umano ed esistenziale e prova ad offrire una risposta solidale unitaria. L’obiettivo del convegno di sabato, arricchito dagli interventi che emergeranno dai partecipanti, è quello di consolidare questa prospettiva.