C’è anche la Caritas di Trento tra le realtà diocesane che, insieme a Caritas italiana, hanno beneficiato, ciascuna, di un contributo solidale straordinario di 100 mila euro stanziato da Cassa Centrale Banca, per un totale di 1 milione di euro. Insieme a Trento vi sono Bari, Bologna, Brescia, Cuneo, Padova, Roma, Treviso e Udine. Dall’istituto di credito cooperativo arriva dunque un aiuto molto rilevante per dare linfa all’impegno solidale delle realtà ecclesiali locali che in questi mesi di pandemia hanno registrato un aumento esponenziale delle richieste di sostegno personale e familiare.
La Caritas diocesana di Trento ha deciso di destinare il contributo straordinario di Cassa Centrale Banca al fondo di solidarietà InFondo Speranza, aperto nel luglio scorso, per venire incontro, in particolare, a coloro che a causa dell’emergenza sanitaria e delle chiusure hanno avuto conseguenze spesso pesanti, fino alla perdita del lavoro.
Sperimentato in prima battuta nel corso del 2020, l’InFondo Speranza costituisce un’idea progettuale condivisa dalla Caritas diocesana e dalle Caritas parrocchiali. Grazie all’intervento di Cassa Centrale Banca il Fondo potrà continuare a sostenere quanti, segnalati dai punti Caritas del territorio, necessitano di un immediato aiuto economico – per utenze domestiche, affitti arretrati, spese mediche, quote scolastiche – accompagnati grazie all’apporto di volontari, in grado di monitorare le diverse situazioni.
Solo in questi primi mesi del 2020 sono oltre un centinaio le domande accolte, provenienti dall’intero territorio. Vagliate da una apposita Commissione, le domande sono raccolte dal Centro d’Ascolto Caritas di Trento (0461 261166) a cui ci si può rivolgere per qualsiasi informazione.