“La sinodalità si può vivere solo con il contributo di tutti, fin dalla fase preparatoria. Ben venga quindi sentire i territori, non si può fare altrimenti. Se non ci fosse la rappresentanza territoriale tutto potrebbe risultare calato dall’alto, come purtroppo talvolta è avvenuto o avviene”. Il fassano Cesare Bernard, insegnante di religione e membro del Gruppo di coordinamento del cammino sinodale in Diocesi di Trento, sottolinea a Vita Trentina la condizione chiave perché l’operazione ascolto lanciata dalla Diocesi di Trento possa essere efficace. “C’è ancora molto da fare per informare e sensibilizzare sull’obiettivo finale indicato dal Papa e riproposto dall’arcivescovo Lauro: “Senza fretta, perché l’ascolto richiede tempo”. “Nelle otto Zone pastorali sarà opportuno che alcune persone vengano coinvolte in un coordinamento per capire come calare al meglio nella propria realtà le indicazioni nazionali e diocesane, precisa”.
Leggi qui intervista completa