Il Cammino sinodale della Chiesa italiana si avvia alla fase finale. Da lunedì 31 marzo a giovedì 3 aprile è infatti in programma a Roma la Seconda Assemblea sinodale nazionale.
I mille delegati da tutta Italia – tra Vescovi, rappresentanti delle equipe sinodali diocesane e invitati – riprenderanno in mano i temi chiave per una possibile riforma ecclesiale già esaminati nella prima esperienza assembleare di novembre ma integrati dalle ulteriori riflessioni maturate nelle Diocesi tra dicembre e marzo.
Delegazione trentina
All’Assemblea prenderà parte anche una delegazione della Diocesi di Trento guidata dall’arcivescovo Lauro – parallelamente impegnato anche con il pellegrinaggio giubilare della Diocesi – e composta dai referenti del Cammino sinodale don Celestino Riz e Claudia Giordano assieme al diacono Sergio Oss, a Cristina Bruni e al referente per le Comunicazioni sociali Piergiorgio Franceschini.
Le linee di rinnovamento
Dall’Assemblea usciranno le cosiddette “Proposizioni”, frutto del discernimento ecclesiale nel cammino comune di questi anni. Tali proposte esplicitano le tre dimensioni della conversione pastorale secondo la struttura indicata dai Lineamenti e dello Strumento di Lavoro: il rinnovamento missionario della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali; la formazione missionaria dei battezzati alla fede e alla vita; la corresponsabilità nella missione e nella guida della comunità.
Le proposte, dopo l’approvazione, saranno poi consegnate ai Vescovi che indicheranno gli orientamenti per le scelte da compiere nelle Chiese locali.
Così come nella prima Assemblea di novembre – vissuta nella suggestiva cornice della basilica di San Paolo fuori le Mura – anche questa seconda Assemblea sarà un’esperienza di Chiesa e di comunione.
Nelle scorse settimane l’equipe sinodale trentina aveva inviato a Roma la sintesi delle proposte raccolte durante la fase profetica dalle comunità trentine, d’intesa anche con gli organismi diocesani. Si riferiscono in particolare a cinque punti chiave: il coinvolgimento dei laici, la centralità dei giovani, il ruolo delle donne, la formazione e la corresponsabilità e, infine, le resistenze che frenano il processo di rinnovamento e di apertura della Chiesa.
Qui la pagina dedicata al contributo diocesano pubblicata dal settimanale Vita Trentina nell’edizione del 9 marzo.