Borgo Valsugana ricorda Alfredo Dall’Oglio, compaesano in odore di santità, emigrato in Francia a soli tre anni e morto martire in un campo di lavoro a Berlino a soli 23 anni, nel 1944.
Una serata memoriale
Mercoledì 30 ottobre alle ore 20.30 all’oratorio “Bellesini” di Borgo è in programma una serata dal titolo “Alfredo Dall’Oglio, martire europeo”, con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Trento. Sarà ripercorsa la biografia di Dall’Oglio con letture e musica. Voci narranti: don Piero Rattin (autore del testo) e Ugo Baldessari; al pianoforte Stefano Fabbro. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Si tratta di un primo, doveroso, tributo, a ottant’anni dalla sua morte, a questo figlio della terra valsuganotta ma poco noto ai trentini, ampiamente citato dall’arcivescovo Lauro nella sua Lettera alla comunità “La scommessa” dove ne ha sintetizzato la biografia, dopo la partenza della famiglia Dall’Oglio da Borgo nel 1924 verso la periferia più povera di Parigi.
Paladino della Gioventù operaia cattolica
“Infaticabile lavoratore – scrive don Lauro a proposito di Alfredo -, conobbe in Francia la Gioventù operaia cattolica, divenendone uno dei più assidui sostenitori. Perseguitato per questo dal Reich venne trasferito a forza nei campi di lavoro in Germania. Qui proseguì il suo impegno di evangelizzazione insieme e tra gli operai, con grande mitezza e senza alcuna paura. Perseguito e incarcerato dalla Gestapo, venne destinato al lager di Wulheide, vicino a Berlino, dove il 31 ottobre 1944 morì a causa degli stenti e di ripetute torture. Aveva solo 23 anni. Il 14 settembre 1988 la Chiesa francese ha avviato il processo di beatificazione di Alfredo Dall’Oglio e di altri cinquanta giovani, come lui martiri della persecuzione nazista in odium fidei”. L’arcivescovo Lauro sarà presente alla serata di Borgo, anche per ribadire la volontà di investire a livello dicocesano nel recupero e nella valorizzazione di questa figura di credente così esemplare.
Giovedì 31 ottobre, anniversario degli 80 anni dalla morte di Alfredo – chiamato familiarmente Fredo -, alle 16.30 davanti alla sua casa natale in via della Gora, 21 a Borgo Valsugana cerimonia della posa della pietra di inciampo in memoria di Dall’Oglio con interventi delle autorità e lettura di lettere di Fredo a cura di Wilma Tessaro.
Martedì 5 novembre alle 20.30 in municipio a Borgo Valsugana relazione su “Dall’Oglio fra i trentini deportati nel terzo Reich (1939-1945)” a cura di Lorenzo Gardumi, Fondazione Museo Storico del Trentino.
Vita Trentina ricorda Fredo
Ad Alfredo Dall’Oglio ha dedicato una pagina il settimanale Vita Trentina (nell’ultimo numero) con un’intervista a don Piero Rattin che sta svolgendo un prezioso lavoro di ricerca e divulgazione della figura del martire borghesiano. Qui sotto la pagina:
Nella foto una Messa per i giovani della Joc alla periferia di Berlino. Nel riquadro, Alfredo Dall’Oglio.