Si è svolto venerdì 18 agosto nella chiesa parrocchiale di Pera di Fassa l’ottavo appuntamento di Ispirazioni d’estate che ha visto come ospiti Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede e Don Giulio Viviani cerimoniere pontificio per 17 anni, cinque dei quali trascorsi a servizio di Benedetto XVI. Infatti già il titolo dell’incontro Joseph e Benedetto ha rivelato l’intento di proporre la figura di papa Ratzinger nella sua poliedricità: l’uomo umile, timido e riservato, il teologo originale e profondo, il papa sorprendente e l’unicità di un papa emerito, cercando di superare l’etichetta di “severo custode della fede”.
La riflessione di Tornielli è partita proprio dal fatto che, in vari interventi del pontefice tedesco, la fede è sempre vista come ricerca, come dono scaturito dall’incontro con Cristo, fatta di domande e dubbi , e non un concentrato di certezze dogmatiche da apprendere o regole morali da applicare. Invece ciò che affascina è soprattutto l’incontro con persone credenti che, mediante la loro fede, rendendo testimonianza a Cristo.
Mons. Viviani ha condiviso con il pubblico presente la sua esperienza di cerimoniere a fianco di papa Benedetto densa di episodi e momenti che hanno fatto emergere la sua profonda umanità, la sincera attenzione agli altri; un vero galantuomo, una persona profondamente buona, sempre convinto della bontà degli altri.
Diversi gli aspetti toccati durante la serata: il lavoro come giovane e brillante teologo al Concilio Vaticano II, il servizio alla Chiesa come “semplice ed umile lavoratore nella vigna del Signore” prima e dopo l’elezione a pontefice, la sua lotta contro la “sporcizia nella Chiesa” denunciata nella famosa via crucis del 2005, la necessità e la pratica del rapporto fra ragione e fede, il prezioso ed unico apporto come papa emerito, in seguito alla rinuncia al papato, l’11 febbraio 2013, gesto che riassume l’umiltà ma anche la forza di questo Papa. A tal proposito sia Viviani che Tornielli hanno ribadito con forza le ragioni e la correttezza di quella storica decisione che contribuiscono, se ce ne fosse bisogno, a rafforzare la figura di Benedetto XVI che può essere considerato per molti aspetti un Padre della Chiesa. (Cesare Bernard)