Nell’Anno Santo della speranza, la storia di un trentino, martire europeo, futuro beato. Approda a Trento – dopo la prima assoluta di Borgo Valsugana – il recital dedicato ad Alfredo Dall’Oglio, borghesiano emigrato in Francia con la famiglia a soli 3 anni, paladino della gioventù operaia cattolica, morto nel lager di Wulheide, vicino a Berlino, nell’ottobre 1944.
Appuntamento all’Arcivescovile il 26 marzo
L’appuntamento è mercoledì 26 marzo alle ore 20.30 nell’Aula Magna del Collegio Arcivescovile. Sarà ripercorsa la biografia di Dall’Oglio con letture e musica. Voci narranti: don Piero Rattin (autore del testo) e Giacomo Anderle (con l’affiancamento di Camilla Da Vico); al pianoforte Alessandro Martinelli. Ingresso libero.
Il recital su Dall’Oglio è un doveroso, tributo, a ottant’anni dalla sua morte, a questo figlio della terra valsuganotta ma poco noto ai trentini, ampiamente citato dall’arcivescovo Lauro nella sua Lettera alla comunità “La scommessa” dove ne ha sintetizzato la biografia, dopo la partenza della famiglia Dall’Oglio da Borgo nel 1924 verso la periferia più povera di Parigi.
In memoria di Alfredo – chiamato familiarmente Fredo – il Comune di Borgo Valsugana ha posato nell’ottobre scorso una pietra di inciampo davanti alla sua casa natale in via della Gora.
Le parole dell’Arcivescovo nella sua Lettera
“Infaticabile lavoratore – scrive don Lauro a proposito di Alfredo -, conobbe in Francia la Gioventù operaia cattolica, divenendone uno dei più assidui sostenitori. Perseguitato per questo dal Reich venne trasferito a forza nei campi di lavoro in Germania. Qui proseguì il suo impegno di evangelizzazione insieme e tra gli operai, con grande mitezza e senza alcuna paura. Perseguito e incarcerato dalla Gestapo, venne destinato al lager di Wulheide, vicino a Berlino, dove il 31 ottobre 1944 morì a causa degli stenti e di ripetute torture. Aveva solo 23 anni. Il 14 settembre 1988 la Chiesa francese ha avviato il processo di beatificazione di Alfredo Dall’Oglio e di altri cinquanta giovani, come lui martiri della persecuzione nazista in odium fidei”. L’arcivescovo Lauro sarà presente alla serata di Borgo, anche per ribadire la volontà di investire a livello dicocesano nel recupero e nella valorizzazione di questa figura di credente così esemplare.
Il ricordo su Vita Trentina
Ad Alfredo Dall’Oglio ha dedicato nei mesi scorsi una pagina il settimanale Vita Trentina con un’intervista a don Piero Rattin che sta svolgendo un prezioso lavoro di ricerca e divulgazione della figura del martire borghesiano. Qui sotto la pagina: