Ala e Pilcante, le chiese restituite alle comunità. Le celebrazioni con il cardinale Leonardo Sandri e il vescovo Tisi

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Domenica 13 novembre hanno riaperto le chiese di San Giovanni di Ala e la chiesa San Martino di Pilcante. Due cerimonie, per la giornata del Ringraziamento, presiedute dall’arcivescovo di Trento Lauro Tisi assieme al cardinale Leonardo Sandri, originario di Ala.

Presente il parroco don Alessio Pellegrin, in mattinata la messa nella chiesa di San Martino, a Pilcante, è stata celebrata dall’arcivescovo Lauro Tisi, mentre nel pomeriggio la funzione nella chiesa San Giovanni di Ala è stata presieduta dal cardinale Leonardo Sandri, argentino e figlio di emigrati alensi. “La bellezza di queste chiese – ha detto durante la funzione – è il riflesso della luce che trasmette la comunità di Ala”. Al termine delle rispettive celebrazioni, monsignor Tisi e il cardinal Sandri hanno impartito la benedizione ai mezzi agricoli portati dai contadini. Dal punto di vista tecnico, entrambe le chiese sono state oggetto di importanti lavori di restauro che hanno visto la partecipazione di professionalità espresse dal territorio provinciale: la chiesa di San Giovanni di Ala necessitava di manutenzione della facciata e del tetto, mentre per San Martino di Pilcante l’intervento ha riguardato la copertura e il campanile.
La sinergia fra le diverse istituzioni quale ricetta vincente per il recupero di due importanti testimonianze storiche e culturali, oltre che religiose, ha caratterizzato gli interventi dell’arcivescovo Tisi e del sindaco di Ala Claudio Soini, dai quali è stato espresso un particolare ringraziamento alla Provincia. Il sindaco, in segno di riconoscenza da parte dell’amministrazione comunale, ha fatto dono al presidente Fugatti di tre volumi: due dedicati rispettivamente alla storia delle chiese di San Giovanni e San Martino e un terzo volume che racconta gli ultimi venticinque anni della manifestazione “Ala città di velluto”. Lo stesso omaggio è stato fatto al cardinal Sandri per la sua presenza oggi ad Ala.

Al termine delle messe, sui sagrati delle chiese, sono stati benedetti i mezzi agricoli in occasione della Giornata del Ringraziamento.

“In questa giornata di festa -ha aggiunto il presidente Maurizio Fugatti- voglio ringraziare tutti coloro che hanno consentito, grazie al loro impegno, di arrivare a questo evento di restituzione alla comunità di due importanti luoghi di culto, di particolare valenza anche storica e culturale. Una giornata resa ancora più importante dalla presenza del cardinal Sandri, che ringrazio per la sua vicinanza alla comunità di Ala, ma più in generale di tutto il Trentino, come ha sempre dimostrato. Grazie anche al Comune e a don Alessio, alla parrocchia e a tutti i sacerdoti per il loro quotidiano impegno nel veicolare il messaggio Cristiano in un momento storico di grandi cambiamenti”

I LAVORI

La chiesa di San Giovanni domina la piazza omonima, cuore di Ala, e compone con il municipio e palazzo Azzolini il trittico monumentale che caratterizza il luogo. La sua storia è singolare: fu la comunità locale a volerne la sua costruzione nel Seicento e perciò l’edificio divenne proprietà pubblica, e tuttora è del Comune, il quale lo dà in concessione alla parrocchia di Ala. La facciata, progettata da Luigi Dalla Laita in stile neoclassico nell’Ottocento, ebbe problemi di tenuta e in passato alcuni pezzi dei capitelli caddero a terra; si è ricorsi a particolari e raffinate tecniche per consolidarla e conservarla. Tetto e volta sono stati messi in sicurezza e protetti da infiltrazioni. Durante i lavori le cerimonie sono state sospese.

La chiesa di San Martino ha invece continuato ad ospitare le messe. Chiesa e campanile vennero compromesse da Vaia nel 2018, aggravando la situazione del campanile e danneggiando il tetto. Si è ricorsi a materiali e tecnologie di nuova generazione per assicurare la stabilità della parte sommitale del campanile.

Entrambi i cantieri sono stati progettati e seguiti dallo studio di architettura di Claudio Caprara e i lavori sono stati vinti, in entrambi i casi, dalla Cesa, impresa specializzata con sede anche ad Arco; sulle cuspidi dei campanili è intervenuta la lattoneria Zanoni di Arco. I lavori sono stati seguiti anche dall’architetto De Bonetti per i beni culturali della Provincia; sono stati finanziati da Provincia, Cei e Comune.

La fine dei lavori e la giornata di inaugurazione e festa è motivo di soddisfazione non solo per la comunità cattolica di Ala, ma anche per tutta l’amministrazione comunale. “Esprimo soddisfazione – commenta il sindaco Claudio Soini – per questi importanti lavori su luoghi di culto che sono anche luoghi di ritrovo della comunità. Queste due chiese sono anche dei luoghi di grande pregio storico e culturale ereditati dal passato e per i quali abbiamo un obbligo morale e sociale di mantenimento. Sulla chiesa di San Giovanni, in particolare, il Comune ha investito molte risorse sia per l’importanza della chiesa sia anche perché è di sua proprietà”.