ll ricordo di padre Lombardi
“È una persona che non ha misurato il suo impegno, il suo tempo al servizio del Santo Padre, della Chiesa e di ognuno di noi, con una sensibilità umana e religiosa”, disse di suor Giovanna padre Lombardi nella cerimonia di saluto per il pensionamento dalla Sala Stampa. Grazie, diceva l’allora direttore, “per la fedeltà del lungo servizio, per la dedizione, per la cura dei particolari, per il garbo con cui ha svolto delle funzioni che, a volte, esigono anche una certa fermezza, una certa decisione, ma sempre con gentilezza e con moltissima pazienza”.
L'”angelo custode” dei vaticanisti
“Suor Giovanna”, così – scrive sempre Vatican News – la conoscevano tutti i vaticanisti accreditati che lei accompagnava nei diversi pool nel Palazzo Apostolico e ai quali – soprattutto quelli nuovi, mai venuti prima a Roma – offriva spiegazioni dettagliate di protocolli, simboli, gesti. “Gentili” più che il cognome era il suo modo di essere, nonostante fossero noti i suoi modi talvolta sbrigativi, da lavoratrice impegnata in più di una faccenda. E se qualche volta si mostrava brusca riparava subito con un sorriso sul suo volto fino. Soprattutto, come ricordano le tante persone che hanno collaborato con lei o che a lei si sono rivolte, non ha mai fatto mancare un aiuto. Qualcuno la chiamava “l’angelo custode”, qualcun altro la definiva scherzosamente “la direttrice”. Lei faceva solo il suo lavoro, rispondeva ad ogni domanda, cercava di risolvere ogni problema. Il 1° luglio 2009 aveva ricevuto anche la Croce pro Ecclesia e pro Pontifice, onorificenza concessa a laici ed ecclesiastici “distinti per il loro servizio verso la Chiesa”.
L’intervista a Vita Trentina
“Dentro ogni persona, anche sotto una scorza dura o un atteggiamento un po’ strano, c’è qualcosa di grande, che va incoraggiato”, diceva suor Giovanna in un’intervista – citata da farodiroma.it – all’allora direttore del settimanale diocesano “Vita Trentina” don Ivan Maffeis in occasione del commiato di suor Giovanna dalla Sala Stampa. “La diplomazia vaticana insegna il rispetto dei popoli, per cui non viene detto nulla che possa nuocere”, aveva dichiarato smentendo l’accusa che a volte viene rivolta alla Chiesa di “nascondere, più che di comunicare”. In quell’intervista, la religiosa aveva ricordato i direttori con cui ha lavorato. Di Navarro-Valls suor Gentili sottolineò che “godeva di una fiducia unica, era di una straordinaria fedeltà al Papa, avvertiva un forte senso del dovere: un uomo riservato, che coltivava un profondo spirito di preghiera”. Di padre Lombardi che “coordina Sala Stampa, Centro Televisivo e Radio Vaticana – affermò – mi colpisce la sua capacità di conoscere e ricordare, come la disponibilità che ha con i giornalisti”.
Foto: Vita Trentina