Hanno fatta tappa a Trento nel primo pomeriggio di oggi e sono stati accolti nella cattedrale di San Vigilio i partecipanti al pellegrinaggio in bicicletta da Monaco a Roma per sensibilizzare sulla piaga degli abusi nella Chiesa. Si tratta di alcune vittime di abusi e accompagnatori solidali, provenienti dall’Arcidiocesi di Monaco di Baviera-Frisinga. Partiti sabato scorso dalla Germania vogliono raggiungere Roma mercoledì 17 maggio per partecipare all’udienza di papa Francesco e incontrare il pontefice. Li accompagna lo slogan “Siamo in cammino! Chiesa, ti unisci a noi?”.
Ieri hanno raggiunto Bolzano, salutati dal vescovo Ivo Muser alla presenza anche del cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco. Oggi tappa a Trento: giunti in piazza Duomo, sono stati accolti in cattedrale dal vicario generale della Diocesi di Trento, don Claudio Ferrari (l’arcivescovo Lauro era impegnato in una riunione dei vescovi del Triveneto), accanto al rettore del Seminario don Tiziano Telch (già Referente del Servizio Tutela Minori della Diocesi di Trento) e al decano del Capitolo della cattedrale, don Lodovico Maule. Con loro era presente all’incontro anche la dottoressa Barbara Facinelli, responsabile del Centro di Ascolto che opera all’interno del Servizio Minori, con il compito di raccogliere eventuali segnalazioni di abusi.
Come già avvenuto a Bolzano, anche a Trento i promotori del pellegrinaggio hanno illustrato il senso della loro iniziativa. “Vogliamo prendere in parola Papa Francesco che ci incoraggia a far sì che l’abuso, sia nella Chiesa sia nella società, venga soffocato”, ha spiegato il coordinatore del gruppo Richard Kich. I partecipanti portano con sé, stampata sulle magliette, l’immagine frastagliata di un cuore. “Intendiamo così simboleggiare – ha aggiunto il portavoce – il cuore vulnerabile delle vittime di abusi e vogliamo portare questo segno, simbolo della vita, a papa Francesco per sottolineare, come lui stesso ribadisce, l’importanza che anche la Chiesa abbia un cuore per le vittime di abusi e assuma nuova consapevolezza nel contrastare questa piaga. Dagli incontri che abbiamo vissuto nelle diocesi e nelle parrocchie incontrate in questa parte iniziale del nostro pellegrinaggio sentiamo che qualcosa si muove e questa è davvero una bella sensazione. Vorremmo che il nostro cuore e quello di ogni vittima fosse guarito e in qualche modo restituito”.
“Vi diciamo sinceramente grazie. Questo vostro muovervi è un’ottima occasione per far muovere la Chiesa che fatica a elaborare questa lacerazione”, ha detto don Ferrari. “Abbiamo bisogno – ha aggiunto il vicario – di prendere consapevolezza, fare nostra la sofferenza delle vittime e trovare la modalità per offrire ancora segni di speranza”.
Don Telch e Barbara Facinelli hanno ricordato la costituzione, nel 2019, del Servizio Tutela Minori della Diocesi di Trento, con l’attivazione anche di un Centro di Ascolto per la segnalazione di abusi. Ogni anno il Servizio rende conto dell’attività svolta. L’ultimo Rapporto venne reso noto nel corso di un importante convegno tenutosi a Trento nel novembre dello scorso anno. Da novembre ad oggi è pervenuta al Centro di Ascolto una segnalazione di abusi sessuali su minore avvenuti in contesti ecclesiali fuori regione circa 60 anni fa. La segnalazione è stata presa in carico e sono state valutate le modalità più adeguate per alleviare la sofferenza della persona coinvolta.
Ai partecipanti al pellegrinaggio è stato consegnato una formella in rame e un drappo raffigurante la cattedrale di San Vigilio e un depliant che illustra l’attività del Servizio Tutela Minori.
Dopo Trento, il gruppo sosterà a Rovereto e in serata riceverà la visita dell’arcivescovo Lauro, prima di riprendere nella mattinata di domani il percorso (in complessive dieci tappe) verso piazza San Pietro.
Per ulteriori informazioni sul pellegrinaggio in bicicletta Monaco-Roma: https://www.wir-brechen-auf.de/index_it.htm
FOTO ZOTTA