Praso, nel Comune di Valdaone, ha ospitato venerdì 21 luglio l’annuale Festa annuale di Avvenire e Vita Trentina, approdata per la prima volta nelle Giudicarie, dopo gli esordi in val di Fassa e in Primiero, il passaggio a Rovereto e la tappa dello scorso anno in val di Cembra.
La festa si è aperta con la celebrazione mattutina della Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Trento Lauro Tisi e animata dal coro parrocchiale. Nell’omelia, l’appello di monsignor Tisi a conservare la memoria come patrimonio comunitario. Un invito rivolto anzitutto agli operatori dei media (Avvenire e Vita Trentina in primis grazie alla “forza” del supporto cartaceo), per “contrastare la deriva di un’informazione priva di memoria che non concede tempo alla riflessione critica“. Ma un invito destinato anche ai rappresentanti della comunità – in prima fila sindaco e amministratori locali – a ripensare alla vite di chi si speso e si spende per gli altri: “Tante persone anche qui hanno lavorato per la comunità a fondo perduto”, nota don Lauro ricordando che “investire in un mondo a misura di chi fa più fatica è risorsa per tutti”
Dopo la Messa, lettori, collaboratori e fiduciari di Vita Trentina e Avvenire ma anche molti valligiani hanno preso parte nella vicina sala comunale all’incontro sul tema “Forza e debolezza delle piccole comunità” con lo stesso mons. Tisi, Massimo Calvi, caporedattore di Avvenire, Ketty Pellizzari, sindaca di Valdaone; il dibattito è stato modera Diego Andreatta, direttore di Vita Trentina (ampia sintesi dello stimolante confronto dal sito web di VT); a seguire il pranzo con polenta carbonèra e la passeggiata pomeridiana sul percorso dei Simposi del Legno.