A Passi di Vangelo la risurrezione di Lazzaro. Don Lauro ai giovani: “Il modo in cui ho visto morire ha rafforzato la mia fede nella risurrezione. Dentro ognuno di voi i segni dell’eternità”

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Gli sguardi intensi e anche più di una lacrima sul viso degli oltre duecento giovani che hanno parte all’appuntamento con  “Passi di Vangelo” nella chiesa del seminario diocesano  (e in diretta streaming audio) giovedì 22 febbraio.

Il titolo “Signore, dove sei? Lazzaro attraversa la morte” già lasciava intuire la profondità del tema. Al cuore dell’incontro (coordinato da Cecilia Cremonesi, arricchito dalla descrizione artistica di padre Alberto Viola della “Risurrezione di Lazzaro” di Giotto e animato dai canti dei giovani dell’Alta Valsugana) il Vangelo di Giovanni che racconta la risurrezione di Lazzaro e l’appassionata meditazione dell’arcivescovo Lauro.

La vita è più forte della morte

Monsignor Tisi ha toccato davvero i cuori dei ragazzi, rileggendo il Vangelo alla luce della sua esperienza di contatto con la morte, anche di persone amate. Dal “grido, ancora ragazzino, emesso alla notizia della morte tragica di mio padre”, all'”accompagnamento di molte persone all’ultimo passo, tra cui anche alcuni giovani e giovanissimi, posso testimoniare – ha sottolineato don Lauro, ricordando in particolare il dialogo con il giovane Michele, colpito da un male inguaribile – che il loro modo di morire ha rafforzato la mia fede nella risurrezione e in una vita dopo la morte“. “E’ più facile per me credere che ci sia una vita dopo la morte, piuttosto del nulla. La vita è più forte della morte. E si può morire con la speranza, sorridendo, sentendo di andare verso la vita

In noi l’urlo contro la morte 

“Il grido di Gesù ‘Lazzaro vieni fuori!’ – ha aggiunto don Lauro – oggi vale per noi. Vieni fuori dalla fretta con cui dai credito al pensare comune che la morte è la fine di tutto. Vieni fuori dal rumore e dalla frenesia che ti chiude la possibilità di frequentare l’intensità del volto delle persone che hai amato e ti hanno amato. Ascolta anche tu il grido degli amici che, come Marta, sentono l’eventualità della tua assenza con disperazione perché sei talmente importante per loro che non sopporterebbero l’idea che tu muoia. Davvero hai dentro di te l’urlo contro la morte e i segni dell’eternità“.

Don Lauro si sofferma infine sul morire di Gesù e sul suo grido di perdono: “Egli muore ribellandosi all’idea di odiare. Quel morire mi dice che anch’io dopo la morte troverò il volto di Dio che mi dirà: vieni con me. Questa è la mia fede, la prova che dopo la morte mi aspetta la vita e i volti di chi mi ha amato e di chi ho amato”.

Prossimo appuntamento con Passi di Vangelo il 14 marzo con l’episodio della lavanda dei piedi a Pietro e ai suoi discepoli.

Qui sotto è possibile riascoltare la diretta streaming di giovedì 22: