Una festa liturgica di San Giuseppe, venerdì 19 marzo, davvero speciale nell’anno a lui dedicato, indetto da Papa Francesco l’8 dicembre 2020 con la lettera “Patris Corde – Con cuore di Padre“. Ma speciale anche perché proprio in questo 19 marzo 2021 inizia l’Anno della Famiglia, a 5 anni dalla pubblicazione dell’Esortazione post-sinodale Amoris laetitia. Due importanti ricorrenze che si intersecano con sorprendente continuità.
Per la festa di San Giuseppe, il settimanale Vita Trentina ripropone il messaggio spirituale e umano della figura del falegname di Nazareth, rilanciando l’Anno a lui dedicato. “San Giuseppe è un protagonista in seconda linea”, scrive nell’editoriale don Piero Rattin, biblista e rettore del Santuario di Montagnaga dove alle ore 20 del 19 marzo sarà celebrata una Messa solenne – diffusa in diretta streaming sul canale youtube del santuario – rivolta alle famiglie dell’altopiano. Don Rattin – che sottolinea nel suo testo (vedi link) la paternità di Giuseppe – ha anche predisposto alcuni sussidi per la preghiera, fra i quali un “rosario di San Giuseppe”. Nel numero di Vita Trentina alcuni trentini di nome Giuseppe colgono altri aspetti dal santo: l’obbedienza (don Mihelcic), l’umiltà (il perito agrario MIchelon), l’accoglienza (il nonno Valentini), il coraggio creativo (l’ex missionario don Caldera) e la laboriosità (il medico Bernardi). Il settimanale diocesano offre anche cinque libri sul tema, scelti da Patrizia Niccolini, elenca le chiese dedicate al santo e segnala una curiosità: nel 2019 solo un neonato in Trentino è stato battezzato col nome di Giuseppe, che era invece il più in voga all’inizio del secolo scorso.
L’Ufficio Liturgico Nazionale ha anche pubblicato per l’occasione “Ite ad Ioseph”, un sussidio liturgico-pastorale che vuole accompagnare la preghiera delle comunità ecclesiali con le parole dei Pontefici, alcune orazioni, la proposta di schemi per le celebrazioni.
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