All’inizio della bella stagione, come di consueto, si è pensato di dare una rinfrescata all’area verde del Seminario: svuotando le fontanelle dal fogliame, ripristinando l’acqua corrente e sistemando la grotta della Madonna, pulendone le statue; e realizzando, secondo i progetti del rettore, anche un’area ecologica in miniatura. Infatti, chi ora visiterà o sosterà in queste graziose giornate primaverili, nel giardino che separa il Seminario dal Vigilianum, noterà un cambiamento logistico riguardante il conferimento dei rifiuti. I quattro cestini destinati al residuo, che fino a poco tempo fa erano dislocati in vari punti del prato, ora sono posizionati l’uno a fianco all’altro, in modo che si possano conferire correttamente, oltre al residuo, anche la carta, la plastica e l’organico.
L’operazione di spostamento dei cestini, è stata eseguita da noi seminaristi, capitanati da don Tiziano e consisteva nello scavare, a suon di pala e piccone, fino a trovare il basamento di cemento a sostegno di ogni bidone, liberarlo tutt’intorno dalla terra ed estrarlo per trasferirlo al luogo convenuto, dove un’altra buca lo attendeva. Gli utensili che avevamo in dotazione erano assai basilari e tenuti insieme in maniera molto artigianale, tanto che verso la fine del pomeriggio, come sfogo dopo mezza giornata di lavoro con attrezzi non del tutto appropriati, i presenti hanno potuto assistere ad una nuova disciplina olimpionica: il lancio del badile rovescio, con cui il rettore ha voluto liberarsi di un oggetto che vanificava le nostre fatiche fisiche. Successivamente si è proceduto col verificare che i cestini, nella loro nuova sede, fossero dritti “a livello”, per poi richiudere tutte le buche, cercando di ripristinare al meglio la cotica erbosa nei pressi degli scavi. È stato dunque un pomeriggio alternativo, ottima occasione per spenderci in qualcosa di manuale e
all’aria aperta, unendo l’utile al dilettevole.
Andrea Nicolao