Author: Piergiorgio Franceschini

A 98 anni addio a don Giuseppe Taufer. Funerali a Mezzolombardo

Si è spento alla Casa del Clero all’età di 98 anni don Giuseppe Taufer. Originario di Mezzolombardo, venne ordinato a Denno nel 1944. Dopo un lungo periodo di vita religiosa prima con i Padri Bianchi e quindi con i monaci Trappisti, venne incardinato in Diocesi nel 1987. Fu parroco a Piazzola e Pracorno (1985 – 1995), prima di risiedere a Fiamenga (PG), dal 1995 al 2005, a Zivignago (2005 -2007) e a Bocenago (2007-2009). Dal 2009 era ospite alla Casa del Clero. I funerali saranno celebrati giovedì 28 marzo alle ore 14.30 nella chiesa parrocchiale di Mezzolombardo.

 

Si è spento a 98 anni don Silvio Gilli, per vent’anni in Vaticano (Segreteria di Stato)

Nella giornata di martedì 26 marzo si è spento alla Casa del clero, poche ore dopo don Giuseppe Taufer, anche monsignor Silvio Gilli, 98 anni compiuti da poco. Originario di Gardolo, fu ordinato a Cles  nel 1945; vicerettore e prefetto del seminario minore (1945-1956), si laureò in Lettere alla Cattolica nel 1952.  Professore al liceo del seminario e prefetto (1956 -1965), assistente delle Figlie di Sant’Angela (Orsoline) (1974-1992), prefetto all’Istituto Agrario di San Michele a/A (1965-1981, assistente dell’Associazione Trentina della Famiglia ((1966-1981), consulente ecclesiastico UCAI (1962-1981). Lavorò alla Segreteria di Stato della Città del Vaticano per quasi vent’anni dal 1981 al 2000. Fu quindi rettore della chiesa di S. Chiara (2000-2008) e assistente diocesano AdP (2001-2010). Canonico onorario della cattedrale, ha vissuto in seminario dal 2010 al 2017, prima di essere accolto alla Casa del clero. I funerali si terranno venerdì 29 marzo nella chiesa  parrocchiale di Gardolo ad ore 14.30.

Addio a don Claudio Bazzetta, 94 anni.

Già religioso camilliano, fu parroco in Valsugana e per 17 anni cappellano di Casa S. Maria a Vigolo Vattaro
Lutto nella Chiesa trentina. È morto sabato 16 marzo don Claudio Bazzetta. Aveva 89 anni.  Originario di Omegna (NO), venne ordinato presbitero nei Camilliani nel 1954; incardinato nel 1982, ha svolto il suo ministero in Diocesi di Trento come parroco di Castagnè S. Vito (1976 – 1983), Tezze Valsugana (1983 – 2001) prima di divenire cappellano della Casa S.Maria di Vigolo Vattaro per ben 17 anni, fino allo scorso anno. Dal 2018 era ospite della Casa del clero. Il funerale sarà celebrato presso la parrocchia di Vigolo Vattaro lunedì 18 ad ore 14.30.

Vescovo con i preti collaboratori pastorali

7 novembre in Seminario a Trento, presente il vicario per il clero

Martedì 7 novembre dalle 10.00 alle 12.00 i preti collaboratori pastorali (sacerdoti anziani ma ancora attivi, pur senza diretta responsabilità nella gestione delle parrocchie)  sono invitati in Seminario a Trento all’incontro con il vescovo Lauro e con il vicario per il clero don Ferruccio Furlan. Al termine del confronto, il pranzo comunitario. Prenotazione tel. 0461/891.127  c.dorigoni@diocesitn.it. 

 

 

 

 

Si è spento don Walter Rizzi. Aveva 87 anni

La Chiesa di Trento piange la scomparsa di don Walter Rizzi all’età di 87 anni. Originario di Cloz, venne ordinato presbitero nel 1957. Fu vicario parrocchiale a Borgo Valsugana (1957-1959) , Lavis (1959-1961), quindi parroco a Castel Condino e Cimego (1961-1968), Gardolo (1968-1990), Fai della Paganella (1990-1994). Quindi residente a Lover (1994-1999) e in seguito cappellano a Villa Igea (1999- 2014) e alla casa di riposo di via Veneto (2004-2007) oltre ad assistente spirituale della S. Vincenzo (2001-2014). Dal 2014 risiedeva a Trento. Il funerale verrà celebrato a Cloz lunedì 3 giugno alle ore 14.00.

L’Amoris Laetitia raccontata ai preti

Secondo e conclusivo incontro formativo con monsignor Pavanello, vescovo di Adria-Rovigo.

Secondo e ultimo incontro formativo per il clero trentino e i seminaristi, mercoledì 6 dicembre, sull’Esortazione apostolica Amoris Laetitia.  Relatore mons. Pierantonio Pavanello, vescovo di Adria-Rovigo. Se nel primo appuntamento, lo scorso 22 novembre, si era soffermato sulle premesse e sul contesto in cui è stato pensato ed elaborato il documento di papa Francesco, nella seconda parte Pavanello, seduto accanto all’arcivescovo Lauro, è entrato nel vivo dell’esortazione di Francesco con i suoi tre “pilastri”:  accogliere, discernere, integrare.

IN ALLEGATO LE DUE RELAZIONI DI MONSIGNOR PAVANELLO (formato pdf)

 

Su Amoris Laetitia la diocesi aveva proposto due appuntamenti nel febbraio scorso con don Paolo Gentili, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia della Cei, e Gigi De Palo, Presidente Nazionale del Forum delle Famiglie, con la moglie Anna Chiara. Altro appuntamento formativo in estate ad Andalo dibattito con Vita Trentina e Avvenire in val di Fassa.

Vescovo ai collaboratori pastorali: “Siate preti dell’ascolto”

In seminario, presenti un centinaio da tutto il territorio

Buona parte dei 102 preti collaboratori pastorali in Diocesi hanno risposto all’invito del Vescovo Lauro che martedì 7 novembre ha voluto incontrarli in Seminario a Trento. I collaboratori sono preti non più parroci per raggiunti limiti di età (ma non solo, vi sono anche preti giovani e religiosi) che rimangono ad operare sul territorio a servizio delle comunità per le celebrazioni eucaristiche, nella catechesi o in altre attività. “Non è sempre facile – ha detto loro don Lauro – lasciare ruoli di responsabilità, si apre una fase che richiede accompagnamento ed è quello che noi vorremmo offrirvi inaugurando oggi un percorso di prossimità”. Secondo il vescovo, per i collaboratori, che operano  accanto ai preti con responsabilità diretta nella gestione di una realtà ecclesiale in rapido mutamento (“Non esiste più la parrocchia di un tempo”), si aprono spazi importanti: “Di fronte a questa pluralità è necessario che ognuno metta a disposizione le forze che ha”, li ha sollecitati il Vescovo, seduto accanto al vicario per il clero don Ferruccio Furlan. Ed ha aggiunto: “Sarete buoni collaboratori nella misura in cui libererete forze laicali… altrimenti andremo a impoverire la comunità”. Tra le dimensioni della pastorale che potrebbero avere grande vantaggio dai collaboratori, don Lauro individua soprattutto la disponibilità all’ascolto. “C’è una fortissima domanda di essere ascoltati. Il Papa continua a parlare di discernimento che ha bisogno però di occasioni di incontro. Per questo ho invitato a far diventare permanenti nelle zone pastorali dei punti di ascolto dove la gente sa che in ora fisse e frequentabili, le persone possano rivolgersi a un prete per parlare.Qui vedrei un investimento dei collaboratori per sviluppare, tra l’altro, il meglio del proprio essere prete”. Altri ambiti di coinvolgimento indicati dal Vescovo: il mondo della cultura, gli ammalati, l’aiuto nella preparazione al matrimonio.

IN ALLEGATO SINTESI COMPLETA DELL’INCONTRO