Ancora una volta, quasi al termine dell’anno liturgico, siamo invitati a guardare alla fragilità celebrando domenica 14 novembre la quinta Giornata mondiale dei Poveri.
Per un giorno, le nostre povertà saranno raccolte in preghiera, ma per tutto l’anno sarà nostro compito saperle individuare e accompagnare. I poveri li avete sempre con voi: il versetto tratto dall’evangelo di Marco diventa provocatorio per tutti noi, quasi ad indicarci, come scrive papa Francesco, che solo riconoscendoci tutti poveri e fragili, sarà possibile vivere la profezia di Gesù.
Quest’anno vivremo insieme la Giornata a Rovereto, nella parrocchia della Sacra Famiglia, quando, in particolare durante la celebrazione dell’Eucaristia delle ore 20, faremo memoria di gesti di comunione e di speranza.
L’ammissione di essere tutti in condizione di povertà dovrebbe diventare lo strumento nuovo per stare in questo mondo; un’ammissione di comune fragilità, ovvero di senso del limite, di desiderio di appartenenza comunitaria, di debolezza come condizione naturale di ogni creatura. «Come sarebbe evangelico se potessimo dire con tutta verità: anche noi siamo poveri – scrive papa Francesco; perché solo così riusciremmo a riconoscerli realmente e farli diventare parte della nostra vita e strumento di salvezza».
Suggerimenti per la Celebrazione liturgica:
– scheda liturgica
– sintesi del messaggio di papa Francesco
Qui il link al Messaggio integrale di papa Francesco per la quinta Giornata mondiale dei Poveri.
