Con l’apertura, ieri pomeriggio, della mostra fotografica “Nella direzione giusta. Da Bihac al Trentino con i migranti che percorrono la Rotta Balcanica” curata dal Centro Astalli presso la sala Bernardo Clesio, la Chiesa trentina entra nel vivo dell’iniziativa “Il Trentino chiama… Europa”, animata fino alla fine di ottobre dalla presenza di vari missionari che operano nel Vecchio Continente.
“Ci vogliamo chiedere in questi mesi difficili come possiamo ridare un’anima a quest’Europa, che non riesce ad accogliere tanti fratelli migranti come quelli che abbiamo incontrato in situazioni drammatiche nel campo profughi di Bihac – ha premesso don Mauro Leonardelli, delegato per l’Area testimonianza – e che questa mostra ci propone con i loro volti: sono persone, non numeri”. Un suggestivo itinerario anche multisensoriale (oltre a foto ci sono registrazioni sonore e perfino biscotti e bevande) che parte proprio dalla sacca di Bihac fino ad arrivare nel nostro Trentino, dove molti ancora non trovano accoglienza degna, come hanno osservato il presidente del Centro Astalli Stefano Graiff e la curatrice Alessandra Volani. Assieme ai missionari che parteciperanno a vari incontri nelle scuole (le interviste nel prossimo numero di Vita Trentina) ha preso parte all’inaugurazione anche l’arcivescovo Lauro Tisi che si è rifatto all’abbicì della “Fratelli tutti” per dire che l’accoglienza è semplicemente un dovere umano: “Purtroppo però oggi sembra si sia superato il limite del ‘non umano’, dal momento che non riconosciamo gli altri uomini come nostri fratelli. Il problema dell’Europa è qui, è strutturale, è radicato nell’egoismo di tanti ‘io’”.
La mostra è visitabile anche con audioguida presso il Sala Bernardo Clesio (entrata dalla Curia in piazza Fiera) dal martedì al giovedì con orario 9-12 e 14-16.30, lunedì e venerdì su prenotazione al Centro Missionario (tel. 046.1891270).