La ricorrenza della Festa di Santa Paolina, nell’anniversario della sua morte a San Paolo del Brasile, il 9 luglio 1942, è stata ricordata dall’Unità Pastorale Santa Paolina, nella Chiesa parrocchiale di San Giorgio a Vigolo Vattaro, con la celebrazione della Santa Messa presieduta dall’arcivescovo mons. Lauro Tisi.
Nei giorni precedenti, organizzata dalla comunità delle suore di Santa Paolina di Vigolo Vattaro, è stata celebrata la novena nelle tre parrocchie di Vigolo Vattaro, Bosentino e Vattaro. Molto interessante il messaggio che ogni sera veniva approfondito su una delle doti della Santa: la grande fede, la carità verso i malati e i poveri, l’umiltà, ma anche la grande intraprendenza.
La Messa è stata concelebrata da altri cinque sacerdoti oltre al parroco don Giorgio Gabos.
L’omelia di don Lauro: migrante tra migranti, fede granitica
All’omelia l’arcivescovo Lauro ha sottolineato innanzi tutto come Santa Paolina sia patrona delle religiose trentine e come il suo esempio sia di grande attualità, in particolare il suo impegno a favore degli emigrati, essendo anche lei una emigrata in quanto a meno di 10 anni emigrò con tutta la sua famiglia in Brasile.
La santa, ha proseguito don Lauro, ha sopportato grandi prove con una fede granitica e con costante preghiera. La preghiera era la sua vita” ha concluso l’Arcivescovo ricordando che Vigolo Vattaro ha dato i natali anche al venerato padre Andrea Bortolameotti per il quale è in corso in Vaticano la causa di beatificazione,
La santa Messa è stata seguita da un concerto delle Banda San Giorgio di Vigolo Vattaro.
Santa Paolina, un’associazione per farne conoscere la figura
Con l’occasione è stata resa noto che è in fase costitutiva l’”Associazione Santa Paolina del Cuore di Gesù Agonizzante”, alla quale possono aderire tutte le persone di buona volontà, fortemente sostenuta dalla comunità delle suore di Vigolo per avere a disposizione uno strumento indispensabile per far conoscere la figura e l’opera di Santa Paolina nella triplice dimensione della catechesi, della liturgia e della carità,
Santa Paolina è infatti ancora poco nota non solo in Diocesi, ma anche nello stesso paese natale della santa. L’origine vigolana è peraltro poco nota anche alla Casa Generalizia di San Paolo, dove non ci sono molte informazioni sulla casa natale di Vigolo Vattaro, della loro “Madre” fondadora”. Ma nemmeno i tour operator specializzati in pellegrinaggi religiosi del Brasile ne erano a conoscenza, come ha ricordato la vice sindaco Michela Pacchielat dopo aver visitato la casa della “fondadora” in Brasile.
Nell’ultimo periodo, ha evidenziato la superiora di Vigolo suor Anna Tomelin, si registra nel paese natale un crescendo di devoti a Santa Paolina che arrivano da ogni dove, dal Brasile, ma anche dalla Germania e da altri Paesi europei, per visitare la casa natale della prima e unica santa nata in Trentino, ma anche prima santa brasiliana. (Carlo Bridi – Vita Trentina)