Il Tavolo Locale delle Appartenenze Religiose di Trento interviene per la prima volta con una nota in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, Festa della Liberazione.
Il “Tavolo” rivolge un accorato appello alla pace e alla fratellanza. Ecco il testo integrale:
«L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo».
L’Articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana figura sicuramente tra i frutti di quella liberazione che oggi ricordiamo e celebriamo; a distanza di quasi 80 anni, possiamo ben immaginare con quali sentimenti i Padri costituenti hanno espresso la loro contrarietà alla guerra e la loro promozione delle ragioni della pace, guardando alle macerie lasciate da due guerre mondiali: «L’Italia ripudia la guerra». Parole solenni, che i nostri Padri hanno scritto anche per noi e per tutti gli italiani, anche per quei cittadini che oggi abitano e arricchiscono il Paese, indipendentemente dalla loro origine storica, etnica e culturale, al di là della fede che professano o che non professano, al di là delle convinzioni politiche, etiche, filosofiche, religiose. Il Tavolo locale delle appartenenze religiose di Trento, piccola ma significativa testimonianza della pluralità che da anni caratterizza anche il nostro territorio cittadino e provinciale, è orgoglioso di poter partecipare – per la prima volta in veste ufficiale – alle celebrazioni per l’Anniversario della Liberazione: per affermare con forza che il senso profondo di ogni religione è quello di promuovere dialogo, di testimoniare accoglienza, di costruire e mantenere la pace di tutti e con tutti.
Un segno concreto di questo impegno e bisogno di pace è la condivisione di questa preghiera, che il Tavolo offre a tutte le cittadine e a tutti i cittadini in questa occasione e in questo tempo:
Fonte, inesauribile Luce!
Guardando i volti di donne e di uomini
che con me attraversano le strade del mondo,
così diversi l’uno dall’altro,
così dissimili nella forma e nel pensiero,
non finirò mai di stupirmi – e di rallegrarmi – insieme
di quanto vi è di incredibilmente affine
nella ricerca di Luce e di Bene dell’uno per l’altro.
E mai finirò di ringraziarTi, Anima della Vita,
per le molteplici possibilità che affidi ad ognuno
di esprimere un Raggio del Tuo Spirito,
una fiamma di Luce pura,
una Goccia di quell’acqua della Vita
che, sola, ancora, può irrorarci di Speranza.