A conclusione del mese di Ramadan, il periodo più importante dell’anno per la fede islamica, l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi rivolge un messaggio alle Comunità Islamiche presenti sul territorio trentino.
“Sta giungendo al termine anche il Mese di Ramadan di quest’anno 1445/2024 e sono onorato, così come già fatto gli anni scorsi, di arrivare a Voi con il mio saluto e il mio augurio pieno di sincerità e di stima. Già lo scorso anno, nel mio analogo messaggio, riconoscevo insieme a Voi come la nostra umanità
abbia un “grande bisogno di gente di fede: uomini e donne che sappiano guardare alla storia con un occhio di vera giustizia, che si impegnino a costruire una pace giusta, che spendano tutte le energie possibili perché il mondo sia custodito e ogni creatura sia rispettata e valorizzata”. Ad un anno di distanza mi pare che questo bisogno di pace vera sia ancora più urgente, e per contro mi sembra che la sicurezza dell’umanità sia ancora più minacciata. La grande Tradizione islamica, così come la Tradizione cristiana e anche la Tradizione ebraica, riconoscono all’Altissimo una attitudine di Misericordia, dalla quale tutte le creature sono abbracciate; che le creature umane però abbiano un ruolo di primaria importanza non soltanto nel riconoscere la Misericordia infinita di Dio ma anche nel testimoniarla in prima persona, mi sembra fuori discussione.Desidero ardentemente, care sorelle e cari fratelli di fede islamica, pregare intensamente con Voi affinché tutte e tutti ci accorgiamo della grandezza della Misericordia di Dio e anche della fragilità con la quale essa è affidata a noi, perché la promuoviamo instancabilmente; desidero offrire con Voi la mia e nostra preghiera, perché prevalgano sempre le ragioni del dialogo, della vera giustizia, di una pace che sappia generare coesione, collaborazione, accoglienza, riconciliazione. Faccio mie, quindi, con profonda convinzione le parole con cui il Dicastero Vaticano per il Dialogo lnterreligioso ha voluto intitolare il suo messaggio per il Mese di Ramadan che si sta concludendo “Cristiani e musulmani: estinguere il fuoco della guerra e accendere la candela della pace”; mi permetto di rilanciarle anche alle nostre Comunità islamiche e cristiane trentine, alla società politica e civile, a tutte le cittadine e a tutti i cittadini credenti e non credenti, perché tutte e tutti, secondo le nostre forze, scegliamo con convinzione di accendere sempre e solo candele di pace.
Buona conclusione di Ramadan, buona continuazione di cammino e grazie per la Vostra testimonianza!