In 300 a Capodanno a Trento per invocare la pace. Confronto su intelligenza artificiale, marcia silenziosa e Messa in Duomo

bookmark
.Caritas diocesana

Almeno 300 persone, alcune con le simboliche  bandiere arcobaleno, hanno camminato insieme nel cuore di Trento nella marcia silenziosa del primo giorno dell’anno, dedicato alla preghiera e alla riflessione per la pace. L’Arcivescovo di Trento Lauro Tisi le ha ringraziate a conclusione del cammino in piazza d’Arogno, alla presenza del sindaco Franco Ianeselli e di altri amministratori pubblici : “E’ necessario – ha detto Tisi – che in quest’ora della storia la pace torni ad essere una questione centrale anche nel nostro dibattito sociale e politico per cui come Chiesa trentina ci proponiamo altri momenti come questo in cui riflettere insieme sul nostro impegno per la pace anche con non credenti o persone di altre fedi. Non vogliamo che questa rimanga un’occasione una tantum”.

La breve fiaccolata si era svolta a partire dal Collegio Arcivescovile, nella cui affollata aula magna, il prof. Roberto Battiston aveva tenuto un’apprezzata relazione a commento del tema scelto dal Papa per la Giornata della Pace 2024, segnalando e motivando i rischi che l’Intelligenza Artificiale può comportare per la convivenza e per la pace qualora il suo utilizzo non sia dominato da un’attentia riflessione etica, in cui “sia la persona umana a dominare la tecnologia e non viceversa”: in sala un clima molto attento, confermato anche dalle varie domanda su una problematica ancora poco approfondita nei suoi riflessi sulla democrazia e sulla partecipazione.

Alla preghiera per la pace ha richiamato l’Arcivescovo nella Messa in Duomo, animata dal coro “Benedicat” e vivacizzata dalla presenza di numerosi ministranti della parrocchia di Mori guidati dalle loro catechiste e dal parroco don Nicola Belli; l’omelia  – prendendo spunto dal libro dei Numeri – è stata dedicata al valore della “benedizione” dei segni positivi presenti nel mondo che – ha tradotto don Lauro – significa anche eliminare dal nostro linguaggio i messaggi ostili e violenti per favorire invece uno stile di rispetto, gentilezza e di valorizzazione del positivo.

(ampia sintesi dell’iniziativa di Capodanno sul prossimo Vita Trentina