Ciò che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, e continuiamo a vivere, vi vede impegnati fino all’estremo delle vostre risorse. Lo stress accumulato, il peso e la fatica, il disorientamento e la sensazione di impotenza di fronte ad una situazione globale, solo immaginata, hanno messo a dura prova la vostra dimensione professionale e personale”.
Con queste parole, in occasione della XXX Giornata Mondiale del Malato, don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale di Pastorale della Salute si rivolge a tutti coloro che si prendono cura dei malati e dei sofferenti.
La lettera ai Curanti evidenzia anche le preoccupazioni legate alla sicurezza del mondo della salute e della cura, alla fatica della ricerca scientifica e al peso della burocrazia, ma termina dando ampio spazio alla speranza, costante, nonostante tutto, del lavoro di ogni Curante. Speranza nell’umano e speranza in Dio.