Anziani in pellegrinaggio a Piné, vescovo Lauro: “servire, donare, amare è vita”. Appello per la pace nell’anniversario delle Torri Gemelle

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.Salute Pellegrinaggi Anziani

Almeno trecento rappresentanti di gruppi e circoli anziani di tutta la Diocesi riuniti nella mattinata di sabato 11 settembre nel prato della Comparsa di Montagnaga di Pinè per la celebrazione del pellegrinaggio degli anziani e pensionati alla Madonna di Pinè, il più importante ed amato santuario del Trentino.

Dopo il saluto del rettore Piero Rattin, il vescovo Lauro li ha accolti con gratitudine: “felice di ritrovarmi in presenza con voi. Il vostro essere uomini e donne di comunione è una testimonianza per tutti”.

Il pellegrinaggio è stato organizzato dallArea Testimonianza della Diocesi (con il coinvolgimento di Ospitalità Tridentina), in collaborazione con la Federazione degli Anziani e Pensionati delle Acli (Fap) e il Coordinamento provinciale Circoli Pensionati e Anziani, e la partecipata messa, accompagnata dal coro Santa Giuliana di Levico, e concelebrata insieme a padre Mario Comina, originario di Peio, per 60 anni in missione in Bolivia, e don Giuseppe Seppi, per tanti anni rettore del santuario e ancora attivo a quasi 90 anni a Ruffrè, in val di Non, è stata trasmessa in diretta sul canale YouTube della Diocesi e su Telepace Trento.

Nel saluto iniziale, monsignor Tisi ha ricordato l’anniversario dei 20 anni dell’attentato alle Torri Gemelle e la necessità di abbandonare la via della violenza, invitando a pregare per il popolo afgano e chiedendo al Signore di aiutarci a scoprire che “ogni persona è preziosa e un afgano vale come un europeo e un americano”. Nell’omelia ha poi evidenziato il chiaro messaggio di Gesù: “In un mondo dominato dalla ricerca del consenso e dalla manipolazione, il Maestro va per la sua strada, libero e liberante. Prendere la croce e seguirlo significa imboccare la strada dell’amore e andare fino in fondo: servire, donare, amare è vita, e ti salva la vita già adesso. L‘alternativa è ritrovarsi soli e iniziare a morire. Questo è il patrimonio da consegnare alle nuove generazioni, Gesù provoca ma mi dice le parole giuste: ama e fa quel che vuoi”.      

Al termine della messa, gli interventi di Claudio Barbacovi, segretario provinciale Fap Acli, Franca Pangrazzi per i Circoli provinciali e Silvio Magnini per la Pastorale diocesana che ha augurato di ritrovare l'”insieme” contenuto nel titolo della rivista “Vivere insieme” distribuita alla fine della celebrazione, “uno strumento di vita che in questo difficile periodo ha cercato di mantenere la fiamma viva”. ( ha collaborato Patrizia Niccolini).

Foto Zotta e diretta streaming.