«Non esiste un’età per andare in pensione dal compito di annunciare il Vangelo». Lo dice papa Francesco, eletto pontefice quando l’età lo invitava più a ritirarsi dai palcoscenici del mondo, che ad assumere grandi responsabilità.
«“Io sono con te tutti i giorni” (cfr Mt 28,20) è la promessa che il Signore ha fatto ai discepoli prima di ascendere al cielo e che oggi ripete anche a te, caro nonno e cara nonna. […] Egli è accanto a quanti vivono l’esperienza dolorosa di essere messi da parte; la nostra solitudine – resa più dura dalla pandemia – non gli è indifferente. […] Anche quando tutto sembra buio, il Signore continua ad inviare angeli a consolare la nostra solitudine.»
Lo dice Papa Francesco nel messaggio in occasione della prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che si celebrerà il 25 luglio 2021. Gli angeli di cui parla possono avere il volto di un nipote, di un altro familiare, di un amico, di un conoscente, ma essi possono esserci mandati anche attraverso la Parola di Dio. Egli, che è eterno e non va mai in pensione, manda gli operai nella sua vigna a ogni ora del giorno (cfr Mt 20,1-16), ovvero in ogni stagione della vita. Un anziano potrebbe chiedere: come è possibile, che le mie energie vanno esaurendosi? Come posso cambiare quando l’abitudine è divenuta la regola della mia esistenza? La mia solitudine non è un macigno troppo pesante?
«Non importa quanti anni hai, se lavori ancora oppure no, se sei rimasto solo o hai una famiglia, se sei diventato nonna o nonno da giovane o più in là con gli anni, se sei ancora autonomo o se hai bisogno di essere assistito, perché non esiste un’età per andare in pensione dal compito di annunciare il Vangelo, dal compito di trasmettere le tradizioni ai nipoti. C’è bisogno di mettersi in cammino e, soprattutto, di uscire da sé stessi per intraprendere qualcosa di nuovo. C’è, dunque, una vocazione rinnovata anche per te in un momento cruciale della storia.»
Nicodemo chiese a Gesù: «Come può nascere un uomo quando è vecchio?» (Gv 3,4). Ciò può avvenire, risponde il Signore, aprendo il proprio cuore all’opera dello Spirito santo che soffia dove vuole. Secondo il pontefice, per iniziare un nuovo cammino occorre seguire le strade del sogno, della memoria e della preghiera. Se si vuole che i giovani portino avanti i sogni degli anziani, occorre che questi continuino a sognare. Se si vuole che la propria memoria sia utile, serve tenerla viva per costruire un mondo più umano. Se si vuole proteggere il mondo, è necessario continuare a pregare.