Curia arcivescovile chiusa al pubblico fino a revoca. La decisione è arrivata nella mattinata di martedì 10 marzo, in seguito all’entrata in vigore del Decreto ministeriale che, nel dichiarare l’Italia “zona protetta”, allarga a tutto il territorio nazionale le restrizioni previste in precedenza nelle sole zone rosse. Anche i dipendenti di Curia sono stati tendenzialmente invitati a rimanere a casa, fino a data da destinarsi. Restano attivi alcuni presidi, in particolare la Segreteria generale, che risponde al numero telefonico 0461/891.200. A questo numero si potranno ottenere informazioni in merito all’operatività dei Servizi pastorali e amministrativi, che saranno comunque limitati alle sole attività inderogabili. Il sito web diocesitn.it sarà costantemente aggiornato con tutte le informazioni necessarie, in parallelo ai comunicati stampa e al settimanale Vita Trentina (anche nella versione web).
Sempre su questo portale è stata creata una PAGINA SPECIALE che raccoglie via via tutte le proposte diocesane e le buone prassi sul territorio in questo tempo di emergenza.
Nel frattempo, sempre martedì 10 marzo, sono state inviate ai parroci ulteriori indicazioni in cui vengono ribadite tutte le restrizioni previste e in parte già comunicate: divieto di ogni celebrazione pubblica, compresa qualunque forma di preghiera comunitaria, divieto di ogni riunione parrocchiale, sospensione della visita agli ammalati in casa (e dell’eventuale distribuzione della comunione), ad eccezione di comprovate situazioni di necessità, ad esempio per l’unzione degli infermi. Per i funerali – è bene ricordarlo – è prevista solo una breve cerimonia sul cimitero, all’aperto e alla sola presenza dei familiari stretti.