Ti abbiamo incontrato
nei campi profughi del mondo.
Ti abbiamo stretto la mano
nei nostri centri d’ascolto, negli ospedali,
nelle mense e nei dormitori.
Abbiamo incrociato il tuo sguardo
nelle carceri, nelle periferie, in mezzo ai campi.
Abbiamo annusato l’odore dei marciapiedi
dove tu ancora vivi.
Ti abbiamo osservato, ascoltato, odorato,
toccato, perfino gustato,
in tanti luoghi sconosciuti
e in altrettanti contesti familiari.
Ti abbiamo visto, Signore. Ed eri tu.
Ma non abbiamo saputo
né riconoscerti, né capirti;
non abbiamo superato le apparenze,
le paure e le diffidenze.
Aiutaci ad abbracciarti ora e qui, Signore.
Finalmente saremo sorelle e fratelli
nel tuo nome.
Amen.