- che la realizzazione della pace, della giustizia e della salvaguardia della terra dipende dalla convinzione e dalla disponibilità degli uomini e delle donne a far valere il diritto;
- che l’impegno a favore del diritto e della libertà presuppone una coscienza della responsabilità e dei doveri, e che, quindi, si deve far appello sia alla testa sia al cuore degli uomini e delle donne;
- che il diritto, senza la moralità, a lungo andare perde ogni consistenza e che perciò non ci sarà nessun ordine mondiale nuovo senza un’etica a livello mondiale.
L’umanità ha bisogno di riforme sociali ed ecologiche, certamente; essa però non ha meno bisogno del rinnovamento spirituale. In quanto persone religiosamente o spiritualmente orientate noi vogliamo impegnarci in modo particolare in questo senso, nella consapevolezza che proprio le forze spirituali delle religioni sono in grado di conferire alla vita dell’umanità una fiducia di fondo, un orizzonte di senso, criteri umani e una patria spirituale.
Il nostro mondo sta attraversando una crisi fondamentale; l’umanità possederebbe oggi strumenti, risorse economiche, culturali e spirituali per dare inizio a un migliore ordine mondiale. Ma vecchie e nuove tensioni etniche, nazionali, sociali, economiche e religiose minacciano la costruzione pacifica di un mondo migliore.
In una tale situazione l’umanità non ha bisogno soltanto di programmi e azioni politiche. Essa ha bisogno di una visione della convivenza pacifica dei popoli, dei raggruppamenti etnici ed etici e delle religioni nella comune responsabilità verso il nostro pianeta terra. Una visione che si fonda su speranze, obiettivi, ideali, criteri. Ma questi, per molte persone di ogni parte del mondo, sono andati smarriti. Eppure noi siamo convinti che proprio le religioni, nonostante i loro abusi e frequenti fallimenti storici, portano la responsabilità del fatto che tali speranze, obiettivi, ideali e criteri possano essere tenuti in vita, giustificati e vissuti.
Noi siamo uomini e donne che si riconoscono nei precetti e nelle pratiche delle religioni del mondo. Noi affermiamo che tra le religioni c’è già un consenso che può costituire il fondamento di un’etica mondiale: un consenso di fondo minimo circa valori vincolanti, norme irrevocabili e comportamenti morali fondamentali.
La nostra terra non può essere cambiata in meglio senza che venga cambiata la coscienza del singolo. Noi auspichiamo un mutamento di coscienza individuale e collettivo, un risveglio delle nostre forze spirituali mediante la riflessione, la meditazione, la preghiera e il pensiero positivo, una conversione dei cuori”.