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Dal discorso di Papa Francesco al Convegno nazionale dei cappellani delle carceri italiane
“Dite con i gesti, con le parole, con il cuore che il Signore non rimane fuori dalla loro cella, non rimane fuori dalle carceri, ma è dentro, è lì. Potete dire questo: il Signore è dentro con loro; anche lui è un carcerato, ancora oggi, carcerato dei nostri egoismi, dei nostri sistemi, di tante ingiustizie, perché è facile punire i più deboli, ma i pesci grossi nuotano liberamente nelle acque. Nessuna cella è così isolata da escludere il Signore, nessuna; Lui è lì, piange con loro, lavora con loro, spera con loro; il suo amore paterno e materno arriva dappertutto.” (23 ottobre 2013)
DIETRO LE SBARRE, SEMPRE PERSONE
La Caritas diocesana promuove una raccolta per beni di prima necessità per i detenuti del carcere di Trento
Sabato 2 febbraio 2013 nel pomeriggio (dalle 14 alle 18) sono stati circa una settantina i ragazzi coinvolti nella raccolta di beni per l’igiene personale che verranno consegnati ai detenuti del carcere di Trento dal gruppo di volontari che settimanalmente incontra i detenuti più soli. Prima di sabato i ragazzi hanno fatto un piccolo percorso, composto da due incontri, dove sono stati informati e invitati a riflettere sulla vita di una persona all’interno di un carcere. Fatti gli incontri di formazione, i ragazzi erano pronti per mettersi all’opera. Grazie alla generosità della gente, nel pomeriggio di sabato, la quantità di merce raccolta è stata molto elevata.
QUANTO ABBIAMO RACCOLTO:
- shampoo 389
- schiuma da barba in ciotola 66
- confezioni saponette 372
- confezioni fazzoletti di carta 362
- confezioni sapone per bucato 177
Ancora un grazie alla generosità dei trentini che in molti hanno aderito alla raccolta!
guarda l’articolo sull’Adige di domenica 3 febbraio
Da anni la Caritas diocesana di Trento si occupa di carcere e da quest’anno grazie ad un gruppo di 8 volontari è in contatto con circa 180 detenuti del carcere di Spini. Questi sono tra le persone più emarginate dei reclusi, quelli con una rete sociale e familiare debole o inesistente. I volontari ogni settimana entrano in contatto con loro grazie a dei colloqui e allo stesso momento portando alcuni beni di prima necessità. Visto il grosso numero di detenuti che vengono seguiti, ci troviamo ogni giorno davanti al bisogno di recuperare dei beni per l’igiene per riuscire a continuare ad effettuare al meglio il servizio proposto.