Mercoledì 21 settembre, presso l’Aula Magna del Polo Culturale Diocesano Vigilianum, è stato presentato alla cittadinanza l’inventario del fondo Mensa Vescovile, conservato nell’Archivio Diocesano Tridentino, riordinato e inventariato con il contributo della Fondazione Caritro.
Sono intervenuti mons. Luigi Bressan, arcivescovo emerito, Fiammetta Baldo dell’Archivio Provinciale, Cinzia Groff e Francesca Tecilla della Cooperativa Koinè, Sara Retrosi storica dell’arte.
Per Mensa vescovile si intende il complesso dei redditi destinati al mantenimento del vescovo e della curia vescovile. Per quanto riguarda la Mensa vescovile di Trento, questi redditi provenivano dalle rendite sui beni posseduti dal principe vescovo pro tempore, derivanti dal pagamento di affitti, decime, livelli ed altre contribuzioni. Il vescovo o un suo delegato concedeva infatti in locazione beni situati nel territorio del Principato vescovile di Trento ed amministrati dai locali capitani o dai massari dei diversi castelli. Il materiale documentario presente nell’archivio e relativo alle concessioni delle investiture riguarda i castelli di Trento, Pergine, Stenico, Selva, Corno, Tenno e le Valli di Non e di Sole.