ISTITUTO DIOCESANO DI MUSICA SACRA

     

STORIA

Le iniziative della diocesi di Trento per la formazione degli operatori musicali per la liturgia risalgono alla seconda metà dell’ottocento, con l’adesione al movimento ceciliano sorto in Germania e che aveva il suo epicentro nella scuola di musica sacra di Regensburg. La diocesi, allora inserita nei territori dell’impero austro-ungarico, vi attinse ideali e indirizzi pratici soprattutto attraverso l’opera di don Riccardo Felini che vi aveva compiuto gli studi musicali. Egli rivolse la sua opera alla formazione dei direttori di coro insegnando il canto gregoriano, la polifonia classica e le nuove composizioni che si ispiravano ai principi della semplicità e della funzionalità. Si avvalse del Bollettino ceciliano diocesano e di una biblioteca dove gli interessati potevano trovare un’ampia scelta di musiche.

Nel 1927, mons. Celestino Eccher, fondò la Scuola diocesana di musica sacra sul modello di quella fondata a Vicenza da mons. Ernesto Dalla Libera. La Scuola (nella foto: Alunni e insegnanti nel 1927. Sono riconoscibili in prima fila: il terzo da sinistra, don Riccardo Felini; e il terzo da destra, Renato Lunelli) si proponeva la formazione di direttori di coro e organisti e la diffusione della musica sacra nelle parrocchie secondo le direttive del Motu proprio di Pio X, fatto proprio via via anche dagli alti pontefici. Il programma di studi riproduceva in piccolo quello dell’Istituto di Musica sacra di Roma dove l’Eccher aveva portato a compimento la sua formazione musicale: teoria e solfeggio, pratica di canto corale, teoria e pratica di canto gregoriano secondo l’interpretazione solesmese, direzione di coro armonio e organo. Aveva sede a Trento presso l’oratorio di S. Maria. Durante poi la guerra fu dislocata in vari centri della diocesi vista la difficoltà di accedere al centro. Era divisa in due sezioni: maschile e femminile, in ottemperanza a norme in vigore nella chiesa del tempo. La nuova svolta si ebbe nel 1970, quando ci si pose di fronte alle direttive del Vaticano II e alla riforma liturgica che alla musica chiedeva un radicale cambiamento di rotta. La partecipazione attiva dei fedeli al canto nelle celebrazioni e l’adozione della lingua volgare costrinse i responsabili della musica sacra ad un cambiamento sia dei repertori di musica che nei principi di formazione degli operatori musicali. Perché la riforma avesse successo, occorreva che nella formazione musicale si accompagnasse una seria formazione liturgica. S’imponeva una riforma dei programmi, riforma che avvenne progressivamente, avvalendoci del confronto con quanto avveniva in altre diocesi. Fu allora che si pensò a cambiare il titolo da Scuola di musica sacra a Istituto di musica sacra, riconoscendo all’Istituzione un compito che andava oltre l’impegno didattico, volendola impegnata nella promozione globale della musica per la liturgia.

FINALITÀ

L’Istituto Diocesano promuove la musica sacra nella diocesi mediante la formazione degli operatori musicali: direttori di coro, organisti, animatori di assemblea, cantori. La sua attività è strettamente congiunta con il Servizio Liturgia del quale è una emanazione.
L’Istituto ha  sede presso il Seminario diocesano – corso 3 novembre, 46.
La sua attività è costituita essenzialmente dai corsi annuali di formazione che si tengono da ottobre a maggio seguendo un programma che comprende teoria e solfeggio, approfondimento di teoria musicale, esercizio di canto corale, pianoforte e armonio, organo, liturgia, musicologia liturgica, direzione di coro, armonia, storia della musica, canto gregoriano.
Oltre ai corsi che hanno luogo nella sede centrale, di anno in anno l’Istituto ne organizza altri nelle zone periferiche rispondendo alle richieste locali o collaborando con istituzioni laiche.

PROGRAMMI

I LIVELLO

  1. CANTO CORALE

Il corso ha un suo particolare valore che si comprende bene se si considera che la musica nella liturgia è soprattutto canto. Ogni operatore musicale liturgico deve conoscere le leggi fondamentali del canto ed esercitarsi in esso, anche se prevedesse di prestare la sua opera solo come accompagnatore: infatti, la frequentazione della pratica corale è una scuola di formazione musicale fondamentale non solo per la voce ma anche per l’orecchio. Ogni allievo dovrà frequentare il corso durante tutto l’iter curriculare.

  1. TEORIA E SOLFEGGIO I – II

Il corso intende preparare l’alunno ad una corretta e sicura interpretazione della scrittura musicale. Consisterà nell’insegnamento dei principi teorici, della lettura ritmica e melodica, limitandosi a quanto è richiesto dallo studio dello strumento e del canto corale previsto dall’Istituto. Il corso si articola in due anni e prevede l’esame alla termine di ogni anno.

  1. PIANOFORTE E ARMONIUM

La tecnica manuale viene preparata con lo studio del pianoforte o, in sua mancanza, da quello dell’armonium. La preparazione tecnica su questi strumenti è subordinata alle esigenze dello studio dell’organo. Nel caso di alunni che in parrocchia possono disporre solamente dell’armonium, si predisporrà un programma tale che, superata la fase tecnica, lo aiuti a esercitarsi in vista del servizio pratico nella liturgia con l’accompagnamento del canto e l’esecuzione di qualche brano solistico. Alla conclusione del corso di pianoforte e di armonium l’alunno dovrà dare prova della sua preparazione attraverso un esame che gli permetterà l’accesso al corso di organo. Il corso si sviluppa mediamente dai tre ai quattro anni a seconda della capacità degli alunni.

  1. CHITARRA I-II

Il corso base (+ 15 anni) prevede lo studio degli accordi e di ritmi fondamentali in uso nel repertorio liturgico. Le lezioni potranno essere sia di gruppo che individuali.
Il corso avanzato prevede un utilizzo sempre più appropriato dello strumento sia per l’uso degli accordi sia per alcune tecniche particolari (es. arpeggio) in utilizzo nel repertorio liturgico.

  1. MUSICA DINSIEME. LABORATORIO PER L’INCLUSIONE.

Il laboratorio si ispira ad alcune esperienze svolte negli anni scorsi nel nostro territorio attraverso le quali è stato sperimentato che il fare musica assieme rappresenta un’occasione per nutrire e far crescere l’interiorità delle persone. In secondo luogo, il fatto di curare l’esecuzione di buona musica del repertorio classico e di quello della musica sacra nutre la consapevolezza delle capacità personali. Ed infine, fare musica assieme in un piccolo gruppo significa sperimentare un primo livello di inclusione.
Il percorso laboratoriale consente di sviluppare:
1. competenze trasversali come l’ascolto dell’altro, il rispetto dei tempi, il sentirsi dentro una squadra, la capacità di concentrazione…
2. competenze musicali di base come il ritmo, lo sviluppo dell’intonazione vocale, l’apprendimento basilare di qualche strumento come il metallofono o il mantenimento delle capacità di suonare uno strumento già conosciuto (ad esempio, armonica a bocca, clarinetto…).
L’Istituto di Musica Sacra si impegna a promuovere delle occasioni di scambio e di musica assieme con partecipanti di altri corsi musicali presenti nella scuola e costruire delle condizioni per un’inclusione musicale più ampia in collaborazione con alcuni cori parrocchiali affinché consentano spazi effettivi di partecipazione di giovani e adulti disabili.
Il corso viene reiterato con un programma pluriennale.

II LIVELLO

 

6. APPROFONDIMENTO DELLA TEORIA MUSICALE

Il Corso intende completare lo studio della teoria musicale con l’approfondimento del solfeggio cantato, elementi di analisi melodica, armonica e formale e di dettato musicale. L’obiettivo posto è quello di dare ai cantori e ai direttori di coro la possibilità di meglio destreggiarsi nella lettura della partitura e introdurli al mondo dell’armonia

7. ANIMAZIONE LITURGICA

Il corso prevede una preparazione specifica per chi, attraverso il canto, è chiamato all’animazione delle varie celebrazioni: S. Messa, Sacramenti, Liturgia delle Ore. Oltre ad una adeguata competenza liturgica, si trattano elementi di direzione dell’assemblea, analisi e conoscenza del repertorio di canti per tutto l’anno liturgico. Il corso non prevede esame finale ma è obbligatoria la presenza ad almeno l’80% delle lezioni

8. LITURGIA I – II

Tutti coloro che sono impegnati in qualche ministero liturgico devono avere anche una debita preparazione, sia per il proprio profitto spirituale, sia per esercitare con competenza e intelligenza il servizio. Il corso di liturgia perciò spiegherà in forma essenziale il senso del celebrare e i valori che vi maturano, la natura dei riti e gli elementi costitutivi, l’anno liturgico e il suo significato, la struttura delle singole celebrazioni e il ruolo del canto in esse. Il programma è articolato in due anni dei quali il primo approfondirà il senso teologico e strutturale della liturgia e il secondo tratterà del ruolo della musica nella liturgia. Il corso è obbligatorio per tutti coloro che intendono conseguire uno dei diplomi. Per i suoi i contenuti, esige una certa maturità da parte degli alunni. Il corso non prevede esame finale ma è obbligatoria la presenza ad almeno l’80% delle lezioni.

9. STORIA DELLA MUSICA SACRA

Vi si accede dopo aver superato l’esame di Teoria e solfeggio II. Si articola in un anno di studi. Si tratta di un corso condensato di Storia della musica sacra attraverso l’ascolto delle opere più significative dal canto gregoriano fino alla produzione colta moderna. Si farà particolare attenzione per cercare di sviluppare nell’alunno la capacità analitica nella decodificazione delle forme espressive e dei linguaggi usati nel corso della storia. Il corso non prevede esame finale ma è obbligatoria la presenza ad almeno l’80% delle lezioni.

III LIVELLO

10. ARMONIA I – II

Vi si accede dopo aver superato l’esame di Approfondimento della Teoria Musicale e con un test di ingresso. Si articola in due anni di studio e prevede l’approfondimento dei principi fondamentali dell’armonia dalla formazione e concatenazione degli accordi fino alle modulazioni e risoluzioni eccezionali.

11. DIREZIONE DI CORO

Vi si accede dopo aver superato l’esame di Teoria e solfeggio II. Il corso viene offerto a tutti gli alunni in vista delle esigenze che possono maturare nelle comunità celebranti. Accanto alla parte teorica (cura della voce, formazione del coro, scelta del repertorio, ecc.), sarà indispensabile l’esercitazione pratica che terrà conto sia del canto polifonico che di quello monodico. Il corso si articola normalmente in due anni. Prima dell’esame finale di diploma l’alunno dovrà aver frequentato tutti i corsi di II livello oltreché quelli di Armonia.

12. ORGANO

Vi si accede dopo aver superato l’esame finale di pianoforte o armonium. Il corso mira a una sufficiente padronanza dello strumento perché l’alunno possa prestare il suo servizio in modo funzionale e dignitoso. Oltre alla formazione tecnica e all’esplorazione del mondo della letteratura organistica, il corso prepara all’accompagnamento liturgico. In questo ambito è prevista anche l’esercizio all’improvvisazione di piccole introduzioni e conclusioni. Il corso si sviluppa in due o tre anni a seconda della capacità degli alunni. Prima dell’esame finale di diploma l’alunno dovrà aver frequentato tutti i corsi di II livello oltreché quelli di Armonia.

  1. VOCALITÀ

Il corso vuole introdurre ad una maggiore conoscenza e utilizzo della propria voce attraverso esercizi appropriati e progressivi. Le lezioni sono individuali.

IV LIVELLO (post-diploma)

14. ORGANO

Il corso prevede un programma libero, a scelta dell’allievo, per l’approfondimento della letteratura organistica dall’antico al moderno avvalendosi anche dell’utilizzo del variegato patrimonio organario della città.

15. IMPROVVISAZIONE ORGANISTICA

Il corso prevede l’approfondimento delle tecniche di improvvisazione sulle principali forme musicali storiche finalizzando il lavoro al servizio liturgico. La partecipazione è riservata ad un numero chiuso.

16. COMPOSIZIONE

Il corso prevede un programma libero per l’approfondimento dell’armonia, del contrappunto e della composizione con particolare riferimento al settore liturgico.

17. CANTO GREGORIANO

Propone un approccio di base al canto proprio della chiesa cattolica. Partendo dalla conoscenza dei neumi e dei sistemi di scrittura si prenderanno in esame le forme musicali principali evidenziando di volta in volta anche gli aspetti interpretativi e vocali.

18. LABORATORIO LITURGICO-MUSICALE

Il corso, aperto alla libera partecipazione, è dedicato ai direttori di coro e agli animatori del canto liturgico che già operano nelle parrocchie della Diocesi, per un aggiornamento permanente del repertorio e per l’approfondimento e il confronto attorno alle questioni proprie della musicologia liturgica. La serie di appuntamenti, opportunamente calendarizzati, sarà l’occasione per pensare assieme alcune tra le principale celebrazioni dell’Anno Liturgico a partire dalle Solennità e dai Tempi forti, condividendo problematiche e prospettive e cercare margini di miglioramento circa il repertorio da utilizzare.

19. PERFEZIONAMENTO IN DIREZIONE DI CORO

Il corso è rivolto a chi già pratica la direzione di coro e vuole approfondire o rivedere alcuni aspetti che sono legati a questo ruolo: gestualità, interpretazione, gestione delle prove, repertorio ecc. Di anno in anno si affronteranno temi specifici riguardanti  la ricchezza e la complessità riferite alla responsabilità e alle competenze di un direttore di coro.

CALENDARIO a.a. 2024-25

OTTOBRE 24 
5 – 12 – 19 – 26
NOVEMBRE 24 9 – 16 – 23 – 30
DICEMBRE 24 7 – 14 – 21
GENNAIO 25  11 – 18 – 25
FEBBRAIO 25 1 – 8 – 15 – 22
MARZO 25  1 – 8 – 15 – 22 – 29
APRILE 25  5 – 12
MAGGIO 25  3 – 10

ORARIO

13.30 – 18.30:    Pianoforte – Armonium – Organo (Cuel, Manini, Vulcan, Carrieri, Balatti)

14.00 – 17.00:    Canto corale e direzione di coro (Battisti)

13.30 – 15.00:    Approfondimento della Teoria musicale (Caracristi)

15.00 – 16.00:    Teoria e solfeggio II (Caracristi)

16.00 – 17.00:    Teoria e solfeggio II (Caracristi)

17.00 – 18.00:    Teoria e solfeggio I (Caracristi)

15.00 – 16.00:    Armonia I (Cuel)

16.00 – 17.00:    Armonia II (Cuel)

17.00 – 18.00:    Storia della Musica (Delama)

17.00 – 20.30:    Vocalità (trimestrale) (Pichler)

 

ISCRIZIONI

Le iscrizioni sono aperte da lunedì 16 settembre fino a venerdì 27 settembre 2024. Modulo di iscrizione e colloquio previo presso il Servizio Liturgia – Curia Arcivescovile, Piazza Fiera, 2 a Trento.

Quota di iscrizione per l’anno 2024-25: € 300,00.

IBAN IT82 D 03069 01856 000012137748
Causale: «Nome-Cognome» – iscrizione Istituto di Musica Sacra 24-25

Altre informazioni:
tel. 0461.891134
+39 340 621 8302
musicasacra@diocesitn.it

LOCANDINA

CORO IN DULCI JUBILO

Il Coro “In dulci jubilo” è espressione dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Trento. Costituito da alunni ed ex alunni provenienti da tutto il Trentino il coro raccoglie elementi musicalmente e vocalmente preparati e indirizza i propri interessi allo studio e alla diffusione del repertorio sacro. All’interno di questo repertorio, particolare attenzione è rivolta alla riscoperta della tanta letteratura dei secoli XIX e XX che le mutate esigenze liturgiche hanno reso inadatta a un’esecuzione all’interno delle celebrazioni e che, proprio per questo, nonostante l’indiscusso valore musicale vivono una stagione di ingiustificato oblio. Nel repertorio del coro non è poi trascurata la ricerca e la valorizzazione di pagine di autori trentini. Il coro è affidato a due noti musicisti trentini che da anni lavorano all’interno dell’Istituto: Tarcisio Battisti, docente al Conservatorio di Riva del Garda, organista, compositore e direttore di coro e Paolo Delama, organista, compositore e referente del Servizio Liturgia dell’Arcidiocesi di Trento.

38100 Trento Trentino-Alto Adige Italia