La ripresa graduale delle celebrazioni con il popolo, pur nelle limitazioni del numero chiuso e del distanziamento sociale, segna un passo importante nella vita comunitaria delle nostre parrocchie. La convocazione alla mensa della Parola e del Pane è costitutiva e fondante: in questo momento particolare tornare gradualmente a celebrare assieme diviene rivitalizzante in maniera davvero significativa. Tutti i ministri della liturgia possono collaborare responsabilmente in questo frangente.
Pensiamo ai ministri del canto: anche se il protocollo attuale non prevede la presenza del coro, la presenza dei cantori tra i banchi dei fedeli potrà segnare un primo passo per diffondere il gusto di un buon celebrare nella dimensione di festa; pensiamo ai ministri straordinari della Comunione che hanno il delicato compito di rendere presenti i malati delle nostre comunità e che devono essere incoraggiati a mantenere i contatti – anche semplicemente telefonici – perché nessuno si senta abbandonato tanto più in questo momento di ripresa; pensiamo ai ministri della Parola (lettori e salmisti) che con proprietà torneranno ad alternarsi nella proclamazione della Parola, procurando di prepararsi bene a questo alto ministero; pensiamo ai sacristi e agli addetti al culto che possono dare una mano fondamentale ai sacerdoti nella cura delle celebrazioni e nel far osservare con discrezione e benevolenza le norme che regolano le nostre convocazioni in questo periodo.
Da parte del Servizio Liturgia è in atto un ripensamento anche della formazione sul territorio, consapevoli che ci vorrà del tempo prima di tornare ad una “normalità” che tutti stiamo agognando.
A tutti un caro augurio perché questa ripresa possa portare giovamento alle comunità ecclesiali cui siamo al servizio: che il nostro entusiasmo, pur nella prudenza del momento, possa essere davvero “contagioso” per la diffusione del Vangelo.