Il Tempo di Quaresima e la cinquantina pasquale, da vivere e comprendere nella loro unità e
reciproco rimando, ci conducono per mano attraverso il mistero della libertà dell’uomo, del peccato,
dell’amore di Dio, della sua misericordia, della redenzione di Cristo, per farci sperimentare la bellezza
del rimanere con il Signore e la luce trasfigurante della risurrezione. La celebrazione dei sacramenti
pasquali ci immerge in questa realtà e ci dona la grazia della conversione, richiamata in modo particolare
dall’itinerario tracciato dai Vangeli di questo anno C. La stessa celebrazione liturgica è infatti un’esperienza
protesa alla conversione della vita tramite l’assimilazione del modo di pensare, di comportarsi e di essere
del Signore Gesù.
Il sussidio proposto anche quest’anno dall’Ufficio Liturgico Nazionale intende offrirsi come
un contributo per preparare le celebrazioni affinandone la qualità misterica e la bellezza, in profonda
sintonia con le indicazioni dei libri liturgici e delle possibilità da essi offerte, per lasciarci condurre nel
cuore del mistero. Il Santo Padre Francesco ci ricorda infatti che la via mistagogica è quella più «idonea
per entrare nel mistero della liturgia, nell’incontro vivente col Signore crocifisso e risorto. Mistagogia
significa scoprire la vita nuova che nel Popolo di Dio abbiamo ricevuto mediante i Sacramenti, e
riscoprire continuamente la bellezza di rinnovarla» (Alla Plenaria della Congregazione per il Culto Divino
e la Disciplina dei Sacramenti, 14 febbraio 2019).
+ Stefano Russo
Segretario Generale
della Conferenza Episcopale Italiana
PDF riepilogativo del Sussidio