Vi è anche un’eco trentina della XVII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico che si è celebrata in tutta Italia il 27 ottobre. La data richiama il 27 ottobre 1986, quando papa Giovanni Paolo II convocò ad Assisi la prima Giornata mondiale di preghiera per la pace, a cui aderirono esponenti di tutte le religioni.
“Nessuna preghiera è illegale”, è il motto scelto quest’anno. In Trentino, la giornata si è sempre vissuta con incontri promossi in alternanza da cristiani e islamici. Quest’anno sarà la comunità islamica ad ospitare oggi , mercoledì 7 novembre alle ore 20.00 al Centro islamico di via Soprasasso a Gardolo una delegazione della Chiesa trentina guidata da don Cristiano Bettega, già direttore dell’Ufficio Ecumenico della Conferenza episcopale italiana e nuovo Delegato per l’Area Testimonianza della Diocesi di Trento, comprendente anche l’ambito ecumenico e del dialogo interreligioso.
La struttura dell’incontro prevede un discorso di benvenuto e introduzione da parte dell’imam Aboulkheir Breigheche e di don Bettega, a cui seguiranno alcune testimonianze di esperienze di dialogo e collaborazione tra musulmani e cristiani. Per parte cristiano/cattolica saranno presenti anche il parroco di Gardolo, don Claudio Ferrari e alcuni giovani del Centro Astalli, sia operatori sia ospiti, che ben rappresentano il dialogo interreligioso nella concretezza quotidiana. Al termine delle testimonianze, un momento di convivialità.
Alla Giornata aderiscono anche le chiese protestanti. “Un’occasione per proseguire e consolidare la conoscenza reciproca, la riflessione e l’impegno comune su diversi temi che interrogano le coscienze come cittadini e come credenti”, spiega il valdese Pawel Gajewski, coordinatore della Commissione dialogo della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei).
Nella foto il Tavolo Locale delle Appartenenze Religiose attivo in Trentino dal 2001