Fondazione Comunità Solidale avrà presto un nuovo magazzino dove stoccare i mobili donati dai roveretani e dagli abitanti dei comuni limitrofi alle famiglie in difficoltà. È stata infatti siglata oggi, martedì 31 luglio, dal presidente della Fondazione Comunità Solidale Antonio Pacher e dal presidente di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini, l’intesa che concede in comodato gratuito a tale scopo all’ente benefico legato a Caritas la palazzina mensa del compendio industriale “ex Ariston” di Rovereto. Un’operazione sostenuta dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi, secondo il quale l’iniziativa ha una duplice valenza positiva. Se da un lato, infatti, valorizza il lavoro dei 250 volontari impegnati nei diversi progetti di ascolto, accoglienza, riuso e riciclo solidale, dall’altra rende i cittadini e gli enti del terzo settore protagonisti nella riqualificazione degli spazi industriali abbandonati, visto che, a fronte della gratuità della concessione, Caritas si impegna ad adeguare gli impianti e curare la manutenzione della palazzina ex Ariston garantendo anche un presidio fisico che è importante in termini di custodia.
Da “fabbrica fantasma” a crocevia di solidarietà: questo il futuro prossimo del compendio ex Ariston di Rovereto. Oggi, martedì 31 luglio, è stata infatti siglata l’intesa tra il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi, il presidente di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini e il presidente di Fondazione Comunità Solidale Antonio Pacher per la concessione in comodato gratuito all’ente diocesano di quella che era la palazzina mensa e servizi dello stabilimento. È intervenuto anche don Sergio Nicolli, decano di Rovereto.
«L’accordo di oggi – ha sottolineato il vicepresidente Alessandro Olivi – è la perfetta espressione di quel Trentino solidale che non ha bisogno di ostentare il bene che fa. In quest’epoca di solitudini sono i progetti come questo che tengono viva la comunità, ridandoci il senso dello stare insieme. Mi fa particolarmente piacere firmare proprio qui in Trentino Sviluppo, nella casa dell’economia e dell’autonomia, un’intesa che rimette le persone al centro, sanando le ferite di chi si trova in difficoltà, magari proprio perché ha perso il lavoro». «In un sito industriale del passato – ha concluso Olivi – diamo dunque un segnale di fiducia per il futuro. L’augurio ai volontari è che possano custodire questa fabbrica con la solidarietà e la cura di cui hanno già ampiamente mostrato di essere capaci».
«Oggi parliamo di sviluppo nell’accezione più nobile del termine – ha detto Sergio Anzelini, presidente di Trentino Sviluppo – ovvero quella legata alla generosità che si intreccia con la solidarietà di chi si mette gratuitamente a disposizione degli altri».
«La tutela del bene comune – ha commentato Antonio Pacher, presidente di Fondazione Comunità Solidale – è appannaggio di tutti, pubblico e privato insieme, per cui siamo felici di continuare la collaborazione iniziata sei anni fa con Trentino Sviluppo nell’ambito del progetto magazzino mobili, che oggi qui in Vallagarina impegna oltre 50 volontari, pronti ad aiutare le persone vulnerabili ma anche coloro che stanno affrontando l’emarginazione sociale o un momento di difficoltà economica. Pensando alle loro crescenti necessità e all’emergenza abitativa abbiamo chiesto e ottenuto questi nuovi spazi che saranno operativi già a partire dal prossimo mese di settembre».
Il contratto di comodato gratuito firmato oggi interessa un edificio di 930 metri quadrati coperti, ha durata temporanea pari a 12 mesi e va a consolidare la collaborazione avviata nel 2012, anno in cui Trentino Sviluppo concesse a Fondazione Comunità Solidale – braccio operativo dell’Arcidiocesi di Trento e della Caritas Diocesana di Trento – l’utilizzo dell’ex casa cantoniera A.N.A.S. di via Manzoni. La struttura, ribattezzata “Casa accoglienza Km 354” venne poi adibita dai volontari a struttura residenziale semi-protetta per uomini adulti in situazioni di emarginazione sociale o temporanea difficoltà.
Sempre per le famiglie vulnerabili della Vallagarina è stato pensato il progetto “Magazzino Mobili”. Avviato nel 2014, in una palazzina del compendio ex Ariston di via Brennero – concesso da Trentino Sviluppo a Fondazione Comunità Solidale in comodato gratuito – il progetto prevede che tre giorni in settimana, per mezzo di due furgoni, i volontari si rechino a ritirare i mobili dismessi e in buone condizioni donati dagli abitanti del comprensorio alle famiglie in difficoltà. I mobili vengono poi portati all’ex Ariston dove, ogni venerdì pomeriggio, gli aventi diritto possono ritirarli a un prezzo simbolico. Qualora si tratti di persone anziane o particolarmente in difficoltà, i volontari si attivano per aiutarle anche nel montaggio dei mobili scelti presso le loro abitazioni.
Nel solo 2017 il progetto ha donato cucine, armadi e salotti a 378 famiglie, nonché allestito 15 appartamenti per l’emergenza abitativa. Numeri importanti, che hanno reso necessario individuare nuovi spazi per lo stoccaggio dei mobili nel compendio ex Ariston: di qui l’accordo siglato oggi per adibire a tale scopo quella che era la palazzina mensa e servizi dello stabile. Un bell’esempio di riqualificazione industriale all’insegna dell’economia circolare e della solidarietà.
Sono circa 250 i volontari impegnati nelle diverse attività e nei 13 progetti avviati sul territorio e gestiti da Fondazione Comunità Solidale e dalla locale Caritas in collaborazione con le parrocchie: tra questi “Il Portico”, con centro diurno e casa di accoglienza, l’Unità di Strada, la Casa accoglienza Km354, Progetto Fiorenzo, Progetto “APP”, Ce.d.A.S. Rovereto, il Magazzino Mobili, il Negozio Altr’Uso, il Credito Solidale. (Testo e immagini a cura dell’Ufficio stampa di Trentino Sviluppo)