E’ stata inaugurata lunedì 4 settembre al Vigilianum la mostra di icone promossa dall’associazione “Amici di padre Nilo” nel ventennale della morte di don Ezio Cadonna, per tutti “padre Nilo”, il prete trentino che ha dedicato la sua vita al dialogo con il mondo ortodosso russo. Gli allievi dei corsi di iconografia da lui fondati hanno ricordato il suo esempio e il suo stile modesto e trascinante insieme. “Dobbiamo custodire la sua memoria, perseverando nella valorizzazione delle altre confessioni”, ha detto Alessandro Martinelli, direttore del Centro Ecumenico, mentre l’iconografo Filippo Davidov ha testimoniato la riconoscenza degli ortodossi russi per la figura di padre Nilo, un vero e proprio “starets”, un saggio.
Nella Messa in Duomo, ravvivata dai canti del coro “Conciliium”, don Andrea Decarli ha evidenziato l’attualità dell’impegno ecumenico sulla spinta delle iniziative intraprese da Papa Francesco.