Erano oltre 1.200 i partecipanti al tradizionale pellegrinaggio diocesano di ammalati e anziani, persone con disabilità e volontari, domenica 11 giugno al Santuario della Madonna di Pinè. A loro, provenienti da tutto il Trentino, si è rivolto concreto e diretto il Vescovo Lauro nel commentare il Vangelo di Giovanni (3,16-18: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”) : “Il nostro Dio – ha detto monsignor Tisi – è comunione, non solitudine, conosce solo la parola noi e declina la vita ‘in uscita’, attorno al volto dell’altro. Ogni uomo che viene al mondo deve essere valorizzato e rispettato, perché frutto dell’entusiasmo di Dio. La Trinità vista spesso come qualcosa di astratto e indecifrabile, è invece comunione concreta rintracciabile proprio dove si vive per l’altro”. (e.t.)