A Mezzolombardo la Messa a conclusione della Visita pastorale nella Zona Rotaliana-Terre d’Avisio-Paganella. Vescovo Lauro: “Dio ci dona il coraggio di amare il nemico e la forza del perdono”

bookmark

Con la Messa celebrata nel pomeriggio di domenica 23 febbraio nella chiesa parrocchiale di Mezzolombardo, si è conclusa ufficialmente la Visita pastorale dell’arcivescovo Lauro alla Zona pastorale Rotaliana-Terre d’Avisio-Paganella.

Le ultime tappe

Un viaggio iniziato il 12 ottobre dal santuario della Madonna dell’Aiuto e proseguito per oltre quattro mesi con un calendario fittissimo di appuntamenti, in un territorio vasto e assai diversificato. Solo nell’ultimo fine settimana monsignor Tisi ha celebrato a Roveré della Luna sabato sera, mentre nella mattinata di domenica è stato a Montesover dove ha presieduto la S. Messa;  quindi ha celebrato Messa a Cembra per i 40 anni dell’Associazione Valle Aperta, prima di raggiungere Mezzolombardo per la Messa di chiusura.

Con lo sguardo aperto a tutte le realtà ecclesiali sul territorio a cominciare dai Consigli pastorali, la fetta maggiore di tempo don Lauro l’ha riservata agli incontri informali e personali: dagli ammalati agli anziani, dalle realtà di volontariato al mondo dell’associazionismo, dai dialogo proficuo con studenti e docenti delle scuole a quello con operatori turistici, agricoltori, imprenditori, amministratori.

“Con il desiderio di farsi vicino”

“Un ritmo di incontri in cui non ha risparmiato energie e tempo, a mostrarci l’urgenza di non voler perdere le occasioni per raggiungere tanti con il messaggio del Vangelo”, ha sottolineato domenica nel suo saluto introduttivo Alessandra Lucianer, a nome Consiglio pastorale di Zona. Lucianer nota lo “stile spesso informale caloroso ma autorevole, lasciando trasparire sempre il desiderio di farsi vicino, per conoscere le diverse situazioni e condividere con ognuna una presenza e una parola di speranza che sgorgano dall’amore per Gesù e il Vangelo”.

L’omelia dell’Arcivescovo

Nell’omelia, don Lauro ha preso spunto dal Vangelo e da quella che definisce “frase impressionante” – “Fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono” -, per domandarsi: “È possibile amare per primo, non per rispondere ad un amore ma per anticiparlo? È possibile amare il nemico, porgere l’altra guancia?

“La domanda non è retorica. Se dovessimo concludere, come afferma Freud, il padre della psicologia moderna, che è impossibile amare i nemici, invalidiamo tutta la proposta evangelica relegandola nel campo delle utopie e dei sogni irrealizzabili. Amare, fare del bene, benedire, sono cose buone e ci stanno a cuore, come dimostra il volontariato molto vivo nelle nostre comunità. Le cose, tuttavia, si fanno tremendamente difficili quando il destinatario dell’amore è il nemico, l’odiatore. E questo Vangelo rischia di essere un tormento e un supplizio”.

“Come è possibile allora – incalza l’Arcivescovo – trasformare questo Vangelo in una buona notizia e non in una scalata dell’Everest che ti lascia senza fiato? Come è possibile leggere questa pagina e trovarvi pace e non un comando impraticabile?”

“Credo – ammette don Lauro – che la risposta debba riconoscere che questa pagina altro non fa che consegnarci il DNA di Dio. Dio è colui che ama il nemico e porge l’altra guancia. Questa non è un’ipotesi di lavoro ma un fatto. La sua Pasqua, il suo morire è lì a dirci che questa è la cifra di Dio”.

“Voi vivete già il perdono”

“Oggi come Vescovo, giunto al termine di questa Visita pastorale, vorrei darvi questa buona notizia per spazzare via qualunque dubbio sul nostro Dio. Certo, ha ragione Freud: amare il nemico non è alla nostra portata. Ma ciò che è impossibile all’uomo è possibile a Dio. Lui può trasformare la nostra vita come terreno in cui matura l’abbraccio del nemico. E non ci serve scomodare nessun mega-testimone: voi vivete questo Vangelo! Le nostre comunità lo vivono! Nella Visita pastorale, questi uomini e queste donne li ho incontrati, mi hanno commosso, hanno rafforzato in me la fede e la speranza. Uomini e donne che hanno il coraggio di liberare l’amore per il nemico e la forza del perdono che va a risanare delusioni, grovigli, relazioni frantumate. Uomini e donne che si sono spinti ad amare gratuitamente, senza sperare nulla in cambio.

“La rivoluzione – argomenta ancora don Lauro – è credere nella potenza inaudita del perdono come soluzione ai problemi, forza fresca. E allora posso dire che anche ognuno di voi è stato protagonista di questa pagina evangelica, l’ha già vissuta, ha già perdonato. Il sogno di Dio è la fraternità. Ma è anche il nostro e vostro sogno, di ognuno di noi”.

“Lasciando ad altre occasioni il compito di discernere concretamente con voi le possibili piste di cammino per le vostre comunità, riprendendo le parole di Pietro e Giovanni non ho altro da dirvi – ha concluso monsignor Tisi – se non consegnarvi, come pietra miliare della vostra vita, Gesù Cristo e la sua splendida umanità, che rivela il sogno di Dio che è dentro anche ognuno di noi. Dio è l’amore gratuito. Noi sogniamo questo amore in cui abita l’amore senza misura. Coraggio, la Messe è molta, il Regno è in mezzo a noi. Non abbiate paura!”

Il saluto finale del parroco, don Mario

Al termine della Messa ha preso la parola il parroco di Mezzolombardo, don Mario Busarello (TESTO INTEGRALE).

“Visitando le nostre comunità – si è rivolto al Vescovo don Mario anche a nome di tutti i preti concelebranti, guidati dal vicario di Zona monsignor Giulio Viviani, vero regista della Visita pastorale – hai incontrato tante persone che ti hanno aperto gli occhi e ti hanno fatto sperimentare che il Regno di Dio c’è, che anche in mezzo a noi il Vangelo non è una parola straniera e vuota, ma una realtà che va in onda e viene vissuta da tante persone, e possiamo incontrarlo vivo anche là dove uno, magari, non si aspetterebbe di trovarlo. Eravamo abituati a considerare il Regno di Dio presente nei grandi numeri che riempivano le nostre chiese e i nostri incontri. Ora non è più così. E questo, forse, ci disorienta”.

“Aiutaci – ha aggiunto don Mario guardando l’Arcivescovo – a non rassegnarci a ciò che siamo e a camminare nella novità, suscita in noi il coraggio di cambiare ciò che va cambiato”. Serviranno nuove energie: per questo, insieme, vogliamo chiedere l’aiuto dello Spirito Santo”, concorda a nome dei laici Alessandra Lucianer. 

Gli ultimi appuntamenti della Visita: incontro con Consiglio pastorale di Zona

La Visita pastorale nella Zona Rotaliana-Terre d’Avisio-Paganella, pur dopo la Messa conclusiva, prevede alcuni appuntamenti in appendice. Ecco l’agenda del vescovo Lauro:

Venerdì 28/2: il mattino a San Michele all’Adige ad ore 9.00 celebra la S. Messa e visita i malati; il pomeriggio a Zambana visita i malati; la sera a Mezzocorona ad ore 20.30  incontra i parroci e il Consiglio Pastorale di Zona a conclusione della Visita Pastorale;

Domenica 2/3: il mattino a Sorni ad ore 10.00 celebra la S. Messa.